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Giardiniere d'Italia, Nicoletta Campanella racconta l'arte con fiori e piante

L'autrice del libro:"Spesso ci si avvicina al giardinaggio seguendo l’esempio della mamma, o di un familiare. Bisogna avere un proprio giardino, anche piccolo, da curare con amore"

Cosa c’è di più bello di un giardino fiorito e ben curato? Riuscire a realizzare veri e propri capolavori d’arte con i fiori e le piante non è certo facile, occorre tanta passione e pazienza e molta esperienza e competenza. Il giardinaggio è anche vita e gioia. L’arte del giardinaggio visto al femminile è argomento della più recente opera letteraria di Nicoletta Campanella, donna intelligente, raffinata e lungimirante, scrittrice, giornalista e titolare della casa editrice “Nicla Edizioni”, particolarmente attenta al linguaggio femminile e al recupero della memoria e delle attività che oggi rischiano di scomparire. Il libro di Nicoletta Campanella si intitola non a caso “Giardiniere d’Italia”, ed è una passeggiata attraverso i bei giardini italiani, curati con passione da giardiniere, spesso guidate in qualche modo dall’esperienza dei giardini inglesi. Un excursus attraverso la storia sulla scia dei fiori e dell’amore per le piante e il giardinaggio. A partire dagli anni ’50 nascono riviste al femminile che danno spazio alla moda, all’arredamento, all’antiquariato, alla letteratura, alla cucina e al giardinaggio, con interessanti approfondimenti botanici e divulgativi.

Una di queste riviste, «Novità», è stata fondata da una grande giardiniera, Emilia Kuster Rosselli, poi venduta a Condé Nast e diventata «Vogue Italia»; la stessa Emilia, appassionata di fili e ricami, ha anche creato un magazine allegato a «Domus», interamente dedicato ai merletti. Le giardiniere sono tante, Nicoletta ne parla con competenza e passione, ricorda Antonella Fineschi, che non aveva mai pensato di diventare una giardiniera, e invece ereditò dal padre, che a lei aveva dedicato una rosa, la capacità di dare vita a piante e fiori; cita Lily d’Aragona, nuora dell’armatore Achille Lauro, che all’interno del giardino dei Lauri ha ambientato una ricca collezione d’arte; parla di Maresa Del Bufalo che ha creato il parco di Valleranello dopo una consistente ed estesa opera di aratura. Ma come si diventa giardiniere? “Spesso – spiega Nicoletta Campanella - ci si avvicina al giardinaggio seguendo l’esempio della mamma, o di un familiare. Bisogna avere un proprio giardino, anche piccolo, da curare con amore. E bisogna studiare. Non ci si improvvisa giardiniere”.

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