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Comune di Terni, nuovo ‘scontro’ Movimento Cinque Stelle-Lega: bagarre sui finanziamenti

Dopo le polemiche a distanza tra i componenti dell’assiste comunale: una nuova puntata a suon di note ufficiali

Prosegue lo scontro dialettico tra Movimento Cinque Stelle e Lega sull’annosa questione dei finanziamenti alle imprese. I pentastellati tornano sulla vicenda, segnalando la richiesta di convocazione dei vertici regionali di Bankitalia e dell'Abi, in Terza commissione, alla maggioranza.

“Se ci sono problemi per tante PMI e tante piccole Partite Iva ad accedere al credito vanno compresi e va posto rimedio – affermano i consiglieri - Un atto dovuto ai cittadini che vanno sostenuti dinanzi ad eventuali inefficienze. Invitiamo i consiglieri della Lega a non aver timore di confrontarsi con le banche. Abbiamo il dovere di tutelare i cittadini, non vorremmo però che tali resistenze a fare chiarezza siano dovute ad un certo disagio da parte di chi è abituato alla frequentazione amichevole nei salotti di certi ambienti.

Riteniamo infine opportuno segnalare, a testimonianza della scarsa conoscenza del tema da parte del capogruppo Brizi, la fantasiosa creazione di un “secondo scaglione fino a 100 mila euro”. Scaglione di credito inesistente visto che oltre la prima fascia con garanzia al 100% che arriva a 25 mila euro, l'ulteriore scaglione va da 25.000 a 800.000 con garanzia al 90%; poi dagli 800.000 euro in su”.

“Da quanto ci risulta ad oggi – concludono i consiglieri - sarebbero state evase concessioni di crediti pari a 54 milioni per l'intera regione. Il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle è pronto per un confronto serrato con il sistema bancario e a denunciare tutte le eventuali inefficienze o abusi segnalati dal gruppo comunale della Lega, aspettiamo fiduciosi la convocazione dei vertici ABI e Banca d'Italia.

La replica di Brizi: “In commissione ascoltare gli imprenditori in difficoltà”

A replicare il capogruppo Federico Brizi il quale ricorda che: “Il gruppo consiliare della Lega ha segnalato quanto stanno vivendo alcuni piccoli imprenditori, artigiani, titolari di aziende i quali, a differenza di quanto sbandierato dal governo Conte, non hanno trovato alcun riscontro nell’accesso al fondo salva imprese. Ebbene la risposta del Movimento Cinque Stelle è stata quella di chiedere l’audizione in terza commissione dell’Abi, dell’associazione bianche italiane.

Insomma i Cinque Stelle vogliono sentire i banchieri per verificare quanto da noi segnalato, ritengono che la parola che conti sia quella dei poteri forti, di chi ha il rubinetto del denaro e non lo apre al mondo del lavoro che in questo momento ha grande bisogno di liquidità. Una visione della politica dunque a sostegno dei più forti, ignorando i più deboli”

“Noi – sottolinea il capogruppo - la pensiamo in maniera completamente diversa. Riteniamo che in commissione vadano ascoltati i piccoli imprenditori, i commercianti, gli artigiani che hanno difficoltà ad accedere al credito, tutti coloro che insomma si erano illusi che gli addirittura dieci miliardi di euro paventati dal governo Conte arrivassero direttamente alle imprese. Per quello che ci riguarda come promesso abbiamo condiviso le segnalazioni che arrivano dal territorio – chiosa Brizi - con le nostre parlamentari Barbara Saltamartini e Valeria Alessandrini, affinchè nella loro dura battaglia di opposizione tengano conto anche di quello che sta succedendo in città”

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