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Elezioni a Narni, il “toto-giunta”: la girandola dei nomi e le ipotesi di ripescaggio

Il neo sindaco Lorenzo Lucarelli al lavoro per la composizione dell’esecutivo: le quotazioni nei partiti e gli scenari di coalizione

La nuova giunta Lucarelli sta per nascere. A sentire i diretti interessati, ovvero i partiti che ne faranno parte, nulla ancora è stato deciso, ma di voci in città ne girano parecchie. Il neo sindaco Lorenzo Lucarelli si limita a dire che “è' ancora tutto da studiare”. Sarà anche così, ma è scontato che sia il sindaco, sia i responsabili dei partiti e delle liste civiche che compongono la coalizione che ha vinto, hanno già una loro idea sui nomi che andranno a comporre il nuovo esecutivo.

I socialisti fanno eco a Lucarelli e per bocca di Marco Mercuri, affermano che “ancora non ci siamo né visti e né sentiti. È tutto da scoprire”. In questo senso, negli ambienti politici cittadini si parla di una riconferma per il vicesindaco uscente. Si tratterà di vedere se a Mercuri verranno riassegnate le stesse deleghe. Sempre che all’interno del Psi siano tutti d’accordo nel riproporre Mercuri come loro rappresentante e non si pensi a soluzioni alternative che, ad oggi, appaiono invero molto improbabili. La promozione in giunta di uno dei consiglieri eletti del Psi, spalancherebbe le porte alla prima dei non eletti, ovvero ad Eleonora Fociani da Vigne, alla sua prima esperienza politica sul territorio.

Il Partito democratico, che nella giunta De Rebotti aveva due assessori e la presidenza del consiglio comunale, si sente in diritto di chiedere che tutto rimanga com’era. Del resto, l’aver portato in dote più del 31% consente al partito di Letta di fare la voce grossa nei confronti degli alleati del centrosinistra. Il problema nasce sui nomi. Scontato quello di Silvia Tiberti che si può considerare già dentro alla giunta per effetto dello straordinario successo riportato alle elezioni con 477 preferenze, pari a quasi il 20% dei voti complessivi raccolti dal Pd. La Tiberti, con ogni probabilità, continuerà a gestire le deleghe che le aveva affidato De Rebotti cinque anni fa. Accanto a lei c’è il nome di Michele Francioli, altro super votato con ben 381 preferenze. Francioli potrebbe prendere il posto di Lucarelli a cultura e turismo, a meno che il nuovo sindaco non decida per un rimpasto delle deleghe.

C’è poi il “problema” della nomina a presidente del consiglio comunale. L’uscente Giovanni Rubini ha portato in dote un cospicuo bottino: 279 voti, ma meglio di lui ha fatto Francesca Agostini (295). Ma sarà solo una questione di voti a far decidere Lucarelli? Di sicuro no. Rubini ha dalla sua una maggiore esperienza politica rispetto alla Agostini, sempre che la coalizione si metta d’accordo sul fatto che la presidenza del Consiglio debba spettare nuovamente al Pd.

E a proposito di coalizione, c’è da tenere conto del Movimento 5 Stelle, che a questo punto “pretenderà” un assessore nella nuova giunta. Il non entusiasmante 6% raccolto dai pentastellati potrebbe consentire a Luca Tramini (223 voti) di entrare nell’esecutivo, acquisendo, perché no, le deleghe che erano di Alfonso Morelli. “Non abbiamo ancora parlato - dice Tramini - né con il sindaco né in coalizione. Verranno fatte sicuramente delle riunioni nelle prossime settimane. Per quanto mi riguarda, posso solo dire che le mie capacità e la mia esperienza sono a disposizione del sindaco, del mio partito, della coalizione e della città”.

Tra le tante voci che circolano in città, ce n’è una che vorrebbe lo stesso Morelli “ripescato” in giunta come assessore esterno. Se accadesse una cosa del genere, bisognerà vedere come si metterà la questione fra M5S, Unità Narni e Lista Lucarelli. I 1.017 voti (12,69%) portati dalla lista civica hanno avuto un peso considerevole nella conta dei numeri che hanno permesso alla coalizione di vincere a mani basse le elezioni. Ovvio, dunque, che Lorenzo Bonifazi, che paradossalmente ha raccolto meno voti (145) del giovanissimo ed esordiente Michele Favetta (156) si farà a avanti per chiedere che un posto in giunta venga assegnato a lui o a qualcuno che fa parte della lista. Se la voce su Morelli (ripescaggio) dovesse essere vera, chi verrà sacrificato dal neo sindaco? Uno dei Cinque Stelle o uno della Lista Lucarelli Sindaco? E se invece arrivasse la sorpresa, sotto forma di rinuncia da parte del Pd ad uno degli assessori o alla carica di presidente del consiglio comunale? Ecco che ci sarebbe posto per tutti. Insomma, siamo nel campo delle ipotesi, ma i tempi stringono ed a breve dalle parole si dovrà passare ai fatti: probabilmente entro questa settimana verrà convocato il nuovo consiglio comunale. E lì se ne saprà di più.

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