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Consiglio comunale “lumaca”, Fiorini: rinunciamo al gettone di presenza

L’ex esponente leghista attacca: anche nell’ultima seduta abbiamo trattato pochi punti all’ordine del giorno, così si spreca tempo. Le soluzioni: iniziare di mattina oppure proseguire ad oltranza

“Non è più sopportabile che, nel corso delle sedute del consiglio comunale di Terni, non si riesca ad affrontare tutti i punti all’ordine del giorno per carenza di tempo”. Lo afferma il consigliere Emanuele Fiorini che ricorda come questo si sia verificato anche nell’ultima seduta dell’assemblea cittadina a conferma di “un’abitudine sbagliata che va avanti da circa nove mesi. Eppure la nostra città attraversa anni difficili, il lavoro manca, i giovani lasciano Terni, il degrado ambientale e urbano ha raggiunto livelli di guardia, la sicurezza vacilla. Voglio, pertanto, lanciare un appello a tutti i miei colleghi: ricordiamoci che i cittadini ci hanno votato per il nostro senso di responsabilità. Quindi dobbiamo dimostrare, ogni giorno, di aver ben compreso il loro messaggio lavorando sodo e portando a casa quei risultati che ci siamo ripromessi di raggiungere e che, soprattutto, abbiamo promesso ai nostri elettori. Come consiglio comunale dobbiamo organizzarci meglio, specie riguardo ai tempi di lavoro, poiché la città ha bisogno di risposte efficaci e veloci”.

“Mi duole notare che sono circa nove mesi che - continua Fiorini - nonostante lo svolgimento del consiglio comunale abbia comunque un costo di circa quattromila euro per le casse di Palazzo Spada, non si riesca ad affrontare tutti i temi all’ordine del giorno: a volte ci si dilunga nella trattazione di argomenti che potrebbero essere affrontati in minor tempo, sprecando anche quello del personale tecnico che è a nostra disposizione”.

E proprio in riferimento al consiglio comunale del 29 aprile, Fiorini chiede “che tutti i consiglieri rinuncino al loro gettone di presenza, poiché dalle 16 alle 20 siamo riusciti a trattare solo 13 punti su 20 all’ordine del giorno. Sarebbe un gesto di serietà nei confronti di chi ci ha dato fiducia con il suo voto”.

Poi Fiorini avanza due soluzioni: “Per guadagnare più tempo e per avere la garanzia di trattare tutti i punti all’ordine del giorno, propongo ai miei colleghi di iniziare la seduta di ogni consiglio comunale già di mattina. Oppure, se vogliamo iniziare la seduta alle 15.30 come tradizione, decidiamo di andare avanti ad oltranza finché tutti i punti all’ordine del giorno non saranno trattati”.

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