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La rettifica | Lettera anti-Caparvi, il corvo non è un dirigente, parla a titolo personale: "Massimo sostegno a Virginio"

Siamo obbligati a rettificare dopo aver pubblicato una lettera fatta circolare nelle chat della Lega. L'attacco a Caparvi non arriva dai vertici e nemmeno dai dirigenti che anzi hanno ribadita piena fiducia al segretario

Ci corre l'obbligo di rettificare in maniera chiara e limpida il nostro articolo - del quale come direttore me ne assumo io, soltanto io, la responsabilità - sul presunto corvo all'interno alla Lega Umbria che aveva espresso con una lettera fatta circolare in alcune chat leghiste una dura posizione contro il segretario regionale Caparvi. Articolo che abbiamo deciso, ieri, di togliere dal web. Da ulteriori verifiche che abbiamo fatto, dopo il clamore del nostro servizio, dopo un confronto serrato con i vertici della Lega, è emerso che il presunto Corvo - la cui identità da noi nascosta, per un eccesso di tutela che non era necessario con il senno del poi - non è un dirigente regionale né ricopre nessun ruolo di vertice del partito, come aveva fatto trapelare. Tra l'altro dai dirigenti interpellati è stata ribadita piena fiducia e piena leggittimità sull'operato svolto del segretario Caparvi. Il Corvo è un iscritto di un piccolo comune della provincia di Perugia, senza incarichi di carattere regionale, e in guerra con il segretario per motivi e valutazioni sue, degne da circolo e non da finire su un giornale. Ci corre dunque l'obbligo di rettificare per ripristinare dignità e verità nei confronto del segretario Caparvi e degli iscritti della Lega. Oltre che nel rispetto che dobbiamo ai nostri lettori. Capita e capiterà come a tutti di fare errori o di essere gabbati. L'importante è la trasparenza nel riconoscerli pubblicamente.
 

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