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“Vendita Ast, la trattativa non può essere lasciata totalmente al mercato: serve la presenza dello Stato”

Il coordinamento di Terni di Fratelli d’Italia promuove un incontro fra partito, vertici istituzionali e sindacati. Zaffini: “A vigilare devono essere Mise e Governo e non certo il Pd che si atteggia a partito di Stato”

Sul destino delle acciaierie ternane è in programma domani, lunedì 13 settembre a partire dalle ore 10, un incontro (su piattaforma web-zoom) promosso dal coordinamento di Terni di Fratelli d’Italia (diretta facebook su www.facebook.com/coordinamentocomunaleTerni), al quale prenderanno parte i cinque segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Fismic, i parlamentari di FdI Zaffini ed Urso, gli eletti e i quadri dirigenti del partito sul territorio, oltre ad un redattore della testata online Siderweb.

Si tratta di un’iniziativa che si incardina nella sequenza di eventi che sta maturando proprio in queste ore, in vista della cessione dello stabilimento entro la fine del mese in corso (cosi come confermato di recente anche dal ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti).

Una vicenda, nel suo complesso, che impone un presidio forte e autorevole e non certo iniziative poco più che folkloristiche come il “tavolo” annunciato dal Pd (a proposito del quale, non a caso, il senatore Zaffini ha presentato un’interrogazione ad hoc direttamente al presidente del consiglio Mario Draghi).

franco zaffini-2“A dover vigilare sul passaggio di proprietà dell’ultima azienda italiana produttrice di acciaio Inox e dunque fortemente strategica per l’interesse nazionale - scrive il senatore Zaffini in questa interrogazione - devono essere il Mise e il Governo e non certo il Pd che si atteggia, risibilmente, a partito di Stato. Da tempo Fratelli d’Italia denuncia l’estraneità del Governo e la scarsa trasparenza della trattativa in essere, al punto da aver chiesto, coerentemente con il ruolo istituzionale che un partito maggioritario deve avere, l’attivazione della golden power per garantire la presenza minima dello Stato in una trattativa che non può essere lasciata totalmente al mercato ed i movimenti aziendali di TK Ast”.

“Ecco perché - spiega il coordinatore comunale FdI di Terni Marco Cecconi - un canale diretto di ascolto con le parti sociali in questa fase è quanto mai prezioso”.

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