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Ternana, il silenzio del Libero Liberati: un'altra beffa per i tifosi rossoverdi

Il match Ternana-Sambenedettese non si giocherà in attesa del Consiglio federale di martedì

La premessa è d'obbligo: la battaglia legale che sta portando avanti la Ternana, da ormai tre mesi a questa parte, è doverosa quanto sacrosanta. Lo ha certificato il Tar cristallizzando ciò che ha sempre affermato il club di via della Bardesca: da rivedere (termine eufemistico, ndr) metodi e modalità utilizzati della riduzione del format cadetto, a cospetto di quanto indicato nella procedura di modifica delle NOIF. Nonostante l'ordinanza del tribunale amministrativo, a seguito del decreto legge 115, un provvedimento del Consiglio di Stato potrebbe, ancora una volta, mischiare le carte con un'ulteriore beffa all'orizzonte per i tifosi della Ternana.

Il silenzio del Libero Liberati

Domani pomeriggio era in programma al Liberati il match Ternana-Sambenedettese. Una sfida che rievoca antichi fasti, soprattutto in Serie C, nel segno della rivalità calcistica tra le due piazze. Domani pomeriggio alle 18.30 però lo stadio resterà in silenzio. Come è noto, i match delle formazioni che ambiscono al ripescaggio sono stati rinviati. Rinviato il recupero di mercoledì scorso, rinviata la gara di domani e la sfida di Coppa Italia in programma a Viterbo, il prossimo 31 ottobre.

Il Liberati, punto di ritrovo, aggregazione, condivisione di emozioni, gioie e delusioni sportive non avrà il suo proscenio. Un vuoto che dovrà essere colmato giocoforza nelle prossime settimane. Un vero e proprio tour de force, sia in caso di ripescaggio che di permanenza in C, per le Fere le quali stanno trovando enormi difficoltà nel potersi garantire un pò di continuità in termini di prestazioni. "Nessuno sugli spalti, nessuno in panchina, nessuno palleggia, nessuno che moviola. Nessuno allo stadio, nessuno bagarino, nessuno realizza, nessuno fluidifica", riprendendo Elio e le Storie Tese. Dallo spettacolo più bello ad una trasformazione piuttosto inusuale, nelle aule dei tribunali, dove troppe volte abbiamo assistito a situazioni a dir poco surreali. Situazioni che allontano tifosi e sportivi che però, ribadiamo, sono semplicemente la conseguenza della non gestione, o peggio, della non decisione da parte di chi era preposto. La speranza è di tornare presto a rivedere undici maglie rossoverdi in campo e condividere un borghetti, un panino con la propria dolce metà, un amico o un conoscente ed esultare ad una rete di Marilungo o degli altri protagonisti. 

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