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L’unione fa la storia: nasce l’Associazione umbra rievocazioni storiche

Amelia, Bastia Umbra e Montefranco fanno il primo passo: "Riorganizzarsi e strutturarsi per essere protagonisti"

Quello delle rievocazioni storiche in Umbria è un settore che non contribuisce soltanto a conservare e rilanciare tradizioni culturali che affondano le radici nell’essenza stessa della regione. Ma è anche un volano importante per il turismo, l’enogastronomia e il volontariato.

Riorganizzarsi e ristrutturarsi “per essere più e meglio protagonisti di primo piano della vita collettiva” è dunque l’obiettivo della neonata Associazione umbra rievocazioni storiche, costituita sabato scorso ad Amelia, presso la sede dell’Ente Palio dei colombi di palazzo Petrignani di Amelia, che si fonda sulla necessità di “scambiare idee ed esigenze delle associazioni di rievocazione e promozione sociale più in generale, che operano nel territorio umbro e forniscono con la loro attività un importante supporto alla promozione artistica, culturale, musicale, artigianale, enogastronomica”.

Attorno al tavolo, su iniziativa del presidente dell’Ente Palio, Carlo Paolocci, si sono incontrati i rappresentanti delle associazioni di Palio di San Michele di Bastia Umbra (Federica Moretti ed Alioscha Menghi), Comitato festeggiamenti San Bernardino da Siena di Montefranco (Romeo Corazzi), responsabile della comunicazione del Comitato italiano associazioni nazionali storiche (Emanuele Binucci).

Durante l’incontro è emersa “l’esigenza di razionalizzare ed ottimizzare le risorse a disposizione, le esigenze organizzative sempre più complesse, la condivisione di competenze professionali per la gestione della sicurezza e dei tanti aspetti organizzativi fondamentali per ottenere dei risultati importanti e stabili di promozione del territorio e della collettività”.

È stata inoltre fatta una prima analisi delle immense competenze e tipicità presenti in Umbria, la necessità di una promozione complessiva di tutti gli eventi, i protagonisti coinvolti, le attività realizzate, che vanno ben oltre una testimonianza ed una esperienza localistica.

Un ulteriore aspetto affrontato è stato quello della dotazione finanziaria e dei costi di gestione, inclusi quelli sempre più crescenti in ambito sicurezza e la necessità di operare in sicurezza sia con i partecipanti agli eventi sia con i volontari coinvolti. È emerso in modo molto chiaro il “bisogno di una migliore, più efficace e trasparente gestione delle risorse disponibili al fine di dare un nuovo impulso a tutti i soggetti che operano sul territorio. Si è evidenziato come sia fondamentale ampliare in modo importante i fondi a disposizione, ripartirli secondo regole progettuali semplici ed allo stesso tempo chiare, con erogazione tempestiva degli stessi.

È stata inoltre rilevata la necessità di una “importante e democratica rappresentanza che metta tutti, ma proprio tutti i partecipanti nella condizione di dare il massimo rilievo ai propri eventi, sfruttare al massimo la forza comunicativa e di aggregazione di un gruppo allargato di associazioni riunite da un chiaro piano di crescita, sia a livello istituzionale che sociale oltre che imprenditoriale, come chiaramente previsto nella riforma del terzo settore”.

Oltre ad Amelia, Bastia Umbra e Montefranco, hanno comunicato la loro adesione all’iniziativa le associazioni di rievocazione storica di Acquasparta, Città della Pieve, Fossato di Vico, Nocera Umbra, Perugia, Bevagna, Gualdo Tadino.

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