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Elezioni comunali in provincia di Terni, a settembre Giove e Attigliano tornano alle urne

Insieme contano circa 4.000 residenti, ma le prossime elezioni amministrative a Giove e Attigliano possono contribuire alla trasformazione degli equilibri politici sui tavoli della zona sociale narnese-amerina.

L’emergenza coronavirus ha spostato l’appuntamento elettorale in poco dopo l'estate. Settembre 2020. Con molta probabilità dovrebbe essere proprio questo il mese designato per il rinnovo dei consigli comunali di Giove e Attgiliano. Il primo, arrivato a naturale scadenza, il secondo attualmente sotto reggenza del vice sindaco Leonardo Fazio dopo l’elezione dell’ex primo cittadino leghista Daniele Nicchi in assemblea legislativa regionale. Sommati insieme, i due paesi confinanti raggiungono poco più di 4.000 residenti. Tuttavia, gli esiti elettorali saranno determinanti per ridisegnare gli equilibri interni alla zona sociale narnese-amerina e il peso politico sui piani decisionali sui quali, sino ad oggi, Narni e il centrosinistra hanno sempre detenuto il ruolo di "capotavola".

Giove, la Lega sente odore di vittoria ma il centrosinistra si riorganizza

La Lega e Fratelli d’Italia hanno fatto quadrato attorno a Marco Morresi, perito elettronico e candidato sindaco in pectore. Morresi non proviene strettamente dal mondo della politica, non è di stretta appartenenza al partito di Salvini e chiede agibilità politica per un progetto meno connotato politicamente e maggiormente inclusivo, ancora tutto da costruire ma che già esprime un disiderio: individuare giovani e donne competenti che possano appassionarsi al futuro del paese. Insomma, la ricerca della “pietra filosofale” in un terreno politico come quello di Giove abitato, giocoforza, dai "soliti noti" e un momento storico nel quale la tendenza è proprio quella di defilarsi da ogni tipo di contatto con le dinamiche politiche.

In fase di riorganizzazione, invece, il centro sinistra che dovrà reinventarsi per l’uscita di scena, almeno formale, del sindaco Alvaro Parca al governo del paese ininterrottamente da 15 anni. Insomma, pensare a un “dopo” per il centrosinistra, bastonato anche a Giove dopo le ultime tornate elettorali nazionali, europee e regionali e individuare un candidato sindaco non è affare di poco conto. Il cerchio si stringe attorno a Maurizio Cerioni, politico di lungo corso, esponente cittadino del Pd, fidato collaboratore di Parca e assessore uscente con deleghe ai lavori pubblici, patrimonio, ambiente e protezione civile. L’idea che sta muovendo le pedine internamente al centro sinistra è quella di diluire, almeno in apparenza, il peso delle correnti di partito e fare leva sui presupposti di apertura, (come per il centro destra) al mondo della società civile, delle professioni e alle donne. Stesse difficoltà, insomma, della coalizione di centro destra, con la differenza che il centro sinistra può vantare su un apparato operativo più strutturato e consolidato rispetto agli avversari. 

Attigliano, no alla lista unica ma il risultato potrebbe non cambiare

Attigliano, salutato l’ex sindaco Nicchi promosso in regione, si prepara per una competizione elettorale dagli esisti apparentemente scontati. Per il centro destra, dopo anni di “gavetta”, è arrivato il momento di gloria per Leonardo Fazio, attuale sindaco facente funzioni del paese, storico vice e braccio destro di Nicchi. Una candidatura collaudata dall’esperienza politica acquisita da Fazio sul campo e dalla conoscenza a menadito del territorio. Una vittoria sulla carta già in tasca, dovuta anche alla sostanziale inesistenza strutturale e organizzata di un gruppo di opposizione al governo decennale di centro destra. Tuttavia, in questa tornata ci saranno i presupposti per una lista di centro sinistra che scongiurerà quanto meno il listone unico.

Sta prendendo forma, infatti, un gruppo di opposizione nato un po’ dal basso e che raccoglie le velleità di cambiamento di parte della popolazione attiglianese. Una delle figure promotrici, e possibile candidata a sindaco, è Martina Soldi, giovane farmacista attiglianese, che sta raccogliendo attorno a sé consensi e incoraggiamenti.

Il trend di cambiamento nei tavoli politici della zona narnese-amerina

Il possibile cambio di colore a Giove e la conferma del centro destra ad Attigliano, potrebbero costituire un filo conduttore importante nell’equilibrio politico dell’amerino. Un filo che si riannoda ad Amelia, città nel quale il centro destra sta già governando e che con buona probabilità si avvierà il prossimo anno a una riconferma. I tavoli sui quali il centro destra potrebbe battere i pugni sono quelli di Narni, detentore del timone di comando della zona sociale 11, ancora fortemente polarizzato a sinistra. In ballo ci sono gli orientamenti politici legati alla gestione delle politiche sociali, della disabilità, dei minori, dell’immigrazione e il contrasto alla povertà. Ossia le voci di bilancio fra le più onerose per i comuni consorziati.

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