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Servizio idrico, agricoltori e albergatori rischiano di affogare in un bicchiere d’acqua

Nuove tariffe, la mazzata è dietro l’angolo. Il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, scrive all’Auri: così un settore strategico va verso il collasso, possibili pesanti ripercussioni anche sull’occupazione

“Aumento smisurato delle tariffe per alcune categorie come alberghi e soprattutto agricoltori”. Così il sindaco di Amelia, Laura Pernazza, nella lettera inviata all’Auri, autorità umbra che sovrintende il servizio idrico regionale, con la quale si mettono in evidenza i possibili rischi dell’applicazione della nuova tariffa, deliberata dal cda di Auri a dicembre 2018.

Pernazza chiede di “rivedere e rimodulare l’applicazione delle nuove tariffe idriche per il settore agricolo” e di convocare l’assemblea dei sindaci del sub ambito 4 per “ridiscutere l’applicazione della tariffa”.

Questi aumenti ingenti - scrive il sindaco - rischiano di portare al collasso un settore strategico per la nostra regione e per il nostro territorio (quello agricolo, ndr) già fortemente provato dalla crisi, che potrebbe avere pesanti ripercussioni anche in termini occupazionali”. Il primo cittadino sottolinea poi che “per l’uso zootecnico, i numerosi consorzi agricoli che oggi vengono trattati come monoutenza domestica, vedrebbero applicata la massima tariffa con trattamenti evidentemente iniqui”.

Pernazza chiede quindi la convocazione dell’assemblea dei sindaci “al fine di prendere opportuni provvedimenti volti ad equiparare la tariffa dei consorzi a quella dei condomini, passando di fatto da una monoutenza ad una multiutenza e di valutare opportuni accorgimenti anche al fine del recupero di eventuali conguagli che possano mitigare gli effetti su queste categorie dell’applicazione, peraltro retroattiva, con conseguenti anche dubbi di legittimità, delle tariffe idriche”.

La Pernazza sottolinea infine che la lettera viene inviata anche agli assessori regionali all’agricoltura, Fernanda Cecchini, e al turismo, Fabio Paparelli, per specifiche competenze nel settore, “al fine di valutare l’erogazione di contributi regionali in tal senso che renderebbero meno gravoso l’aumento delle suddette tariffe”.

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