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Narni, lavori in piazza Garibaldi: “La data di aprile per la riconsegna deve essere rispettata”

L’opposizione sulla riqualificazione: “Consentire ai cittadini e ai commercianti di tornare ad avere questo loro spazio”

I rappresentanti dell'opposizione chiedono al sindaco di fare chiarezza sulla durata dei lavori di ristrutturazione in corso in piazza Garibaldi. Sergio Bruschini (FI), Rebecca Poggiani e Barbara Chiaramonti (FdI), Gianni Daniele (Lega) e Cecilia Cari (Gruppo Misto) hanno presentato un Odg in tal senso. “Piazza Garibaldi - affermano - è da mesi un cantiere aperto per la sua riqualificazione. I lavori sono iniziati nel giugno del 2023 ed avrebbero dovuto concludersi entro dicembre dello stesso anno per poi slittare ad aprile del 2024. Giunge ora la notizia che i lavori terminerebbero non prima giugno di quest’anno, un fatto questo che andrebbe a condizionare l'utilizzo della piazza in occasione della prossima edizione della Corsa all'anello. Per non parlare dei disagi che dovranno ancora sopportare i commercianti, già provati dallo svolgimento dei lavori. Il progetto, a dire il vero, non è cominciato sotto una buona stella, essendo stato presentato alla città senza una opportuna condivisione e partecipazione dei narnesi. Progetto che poi non va solo a riqualificare un luogo ma che ne prevede una sostanziale riorganizzazione. Esso è stato finanziato dalla Fondazione Carit e prevede una nuova pavimentazione della piazza, lo spostamento dell'ingresso del 'Lacus', l'innalzamento della fontana e la realizzazione di un perimetro di colonne di marmo tra  via Roma e la piazza medesima”. 

“L’amministrazione comunale - continuano gli esponenti dell'opposizione -, non si è dunque curata delle proteste dei cittadini ed ha proceduto spedita assegnando la gara che hanno dato il via ai lavori. L’unica cosa che si riusciti ad ottenere, grazie ad una nostra proposta, è stata una scontistica sulla Tari per i commercianti colpiti dal disagio dovuto ai lavori. Si dirà che il cantiere era inevitabile ed i lavori complessi, ma il primo errore commesso è stato quello di non inserire nel capitolato di appalto come punto qualificante per aggiudicarselo, la durata degli stessi, che non avrebbero dovuto 'assolutamente' superare certi tempi. La ditta che si sarebbe aggiudicata la gara avrebbe avuto quindi la clausola della rapidità nell’eseguire e consegnare i lavori e gli eventuali imprevisti, come quello ad esempio verificatosi con il ritrovamento di alcuni reperti, si sarebbero potuti evitare intensificando i ritmi del cantiere”.

“Chiediamo dunque all'amministrazione comunale - concludono - di fare in modo che la data di aprile per la riconsegna della piazza venga rispettata, che la ditta venga posta nelle condizioni di intensificare i lavori per recuperare il tempo, in modo tale da consentire ai cittadini ed ai commercianti, che più di tutti soffrono della condizione di disagio anche economico, di tornare ad avere questo loro spazio”.

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