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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Alluvione, i soldi ci sono ma non per aziende e famiglie: “Non è questa la strategia per curare il territorio”

La Regione Umbria affida mezzo milione di euro ai Comuni di Amelia, Acquasparta, Avigliano Umbro e Montecastrilli per le opere pubbliche ma per i privati non c’è nulla, il Comitato: subito i fondi necessari per aziende e privati

“Prima le mura e le piscine non è una strategia per curare un territorio e la popolazione devastati dalle esondazioni”, il Comitato Gruppo Alluvione che raccoglie aziende e privati danneggiati dall’ondata di maltempo dello scorso mese di giugno, esprime una serie di perplessità rispetto allo stanziamento da mezzo milione di euro destinato dalla Regione Umbria ai Comuni di Amelia, Acquasparta, Avigliano Umbro e Montecastrilli.

“Al precedente nostro rammarico che giudicava insufficienti le risorse contenute nella delibera regionale – fanno sapere dal Comitato - si aggiunge ora la perplessità di come verranno impiegati questi fondi. Ci congratuliamo con i Comuni per i finanziamenti arrivati dalla Regione, anche se non ci sono molto chiare le opere pubbliche realmente danneggiate dalle esondazioni di giugno, che questi fondi andranno a coprire”.

“Ci rammarica che dopo 7 mesi ancora la Regione non abbia fatto alcuna comunicazione ad aziende e privati danneggiati”, aggiunge il direttivo del Comitato che aveva già criticato “passerelle e promesse” che non avevano avuto seguito concreto. “È forse prioritario un tratto di mura crollato o una piscina rispetto ai danni subiti da alcune aziende e privati che ancora si trovano in difficoltà? Quale sarà dunque la modalità per cui anche le aziende private e le famiglie che hanno subito danni e devastazioni saranno destinatari di risorse e risarcimenti?”.

“Come Comitato Alluvione non saremmo mai stati contrari ad indirizzare questi primi fondi su opere pubbliche strategiche ed urgenti per affrontare le criticità idrogeologiche che emergono continuamente nei Comuni ternani, ma osserviamo con preoccupazione e delusione che, con tutto il rispetto per la giusta importanza delle mura urbiche, non esista una gerarchia di priorità che indirizzi attenzione soprattutto a chi riveste un ruolo sociale, produttivo e contributivo nel proprio territorio, come le imprese e le famiglie”.

“Chiediamo che la Regione trovi celermente anche i fondi necessari per sostenere aziende e privati, che hanno avuto danni molto più consistenti delle singole amministrazioni”.

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