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Ternani nel mondo, l’arte di Lucrezia: “Esploro l’astrazione di luoghi e fenomeni naturali che emanano una serena ambiguità”

Il racconto dell’artista ternana Lucrezia Di Canio per la nostra rubrica dedicata ai talenti del territorio: “Ho il mio studio a Terni ma sono rientrata a Londra per trovare la mia strada”

La rubrica ‘Ternani nel mondo’ si arricchisce del contributo, di una giovane artista ternana. A molti, soprattutto agli sportivi, non sarà sfuggito il cognome di Lucrezia poichè figlia di Paolo, ex calciatore – per citare alcune squadre – di Milan, Napoli, Juventus, Lazio ed anche Ternana, dove ha militato da giovanissimo. Il suo è un percorso molto particolare quanto affascinante da narrare, caratterizzato da studi mirati e settoriali ed una serie di esperienze pregresse da menzionare. Recentemente si è occupata dell’installazione di Good news, iniziativa tenutasi presso la storica edicola di piazza San Francesco ed ha curato l’esposizione di Mementos, in collaborazione con Martina Trabalza, visitabile fino al prossimo 18 di ottobre.

Alla redazione di www.ternitoday.it Lucrezia Di Canio racconta i passaggi antecedenti al percorso lavorativo che sta attualmente affrontando: “Sono un’artista e curatrice d’arte che lavora ed espone principalmente tra l’Italia e l’Inghilterra. Nata a Terni – esordisce - e cresciuta tra Londra, Roma e la mia città natale. Ho frequentato il liceo St George British International School a Roma, per poi cimentarmi negli studi universitari a Londra, alla City and Guilds London Art School dove ho confermato la necessità di proseguire il percorso accademico, specializzandomi in tecniche scultoree nella triennale, completato alla Bath Spa University. Dopo la laurea ho scelto di tornare a Londra per ottenere un Master in MFA Curating alla Goldsmiths University of London. In questo momento ho il mio studio a Terni. Tuttavia sono rientrata a Londra, per trovare la mia strada nel mondo dell’arte contemporanea e sto esponendo a Milano, Roma e Terni”.

Le principali manifestazioni alle quali ha partecipato: “Ho esposto a Roma al Green Hole come parte del collettivo Hormé Contemporary. Successivamente anche nella metro di stazione Cavour a Roma due opere pubbliche come parte del progetto Art Stop Monti, in collaborazione con l’Atac. Recentemente ho debuttato a Milano con la mia prima personale organizzata e curata da Asola Group (Carola Antonioli e Giorgia Massari) alla Fabbrica di Lampadine, come parte del Fringe Festival”. Ulteriore specifica: “Disegnare la locandina per Umbria Jazz 2022 è stato davvero emozionante. Un altro progetto importante su Terni è la mostra, in collaborazione con Matilda Trabalza, allestita presso il Conte e visitabile fino al prossimo 18 ottobre”.

Caratteristiche della professione: “Mi sono definita molte cose, in questi primi anni di studio e lavoro. Dapprima scultrice poi pittrice, creative e performer. Sto ancora cercando la mia strada per quanto riguarda il trovare una definizione precisa. Tuttavia, nel mio piccolo, mi presento come artista senza troppe definizioni restrittive”. Cosa ti colpisce in particolare: “ Vengo ispirata dai paesaggi umbri, esploro l’astrazione di luoghi e fenomeni naturali che emanano una serena ambiguità̀. Sono molto affascinata dai numerosi luoghi spirituali che ci sono da scoprire in Umbria, legati al Cristianesimo ma anche al Paganesimo. Una sfaccettatura particolarmente suggestiva è il rapporto tra l’essere umano e il cielo. L’osservazione e l’ossessione che abbiamo nel raggiungere (sia fisicamente che in maniera più teorica) luoghi al di fuori della nostra portata. Da quando veneravamo e disegnavamo il Dio Sole e Luna nelle tombe ad oggi che cerchiamo di scattare una foto dell’universo. Questo porta alla realizzazione di dipinti, sculture, stampe digitali e disegni che mostrano contrasti di luce ed ombre, rigore e caos, la materia ed il vuoto”.

Il tuo rapporto con il calcio: “Ne capisco poco, nonostante l’importante presenza che ha avuto e tutt’ora ha, grazie alla carriera di papà. Ad oggi se mi siedo vicino a lui mentre guarda una partita, l’unico commento che riesco a fare è se le divise delle squadre mi piacciono o meno e come le disegnerei.  Ha sempre condiviso i suoi successi con noi, e seppur l’ho sempre ammirato come professionista nel suo ambito, non è la cosa principale che mi lega. Ha trasmesso, e continua a trasmettermi tante altre passioni ed interessi che condividiamo”. Un ricordo particolare: “Quando sono entrata in campo all’Olimpico con mia sorella alla fine dell’ultima partita con la Lazio, praticamente il suo addio al calcio. Ci portò sotto la curva Nord e ci diceva di salutare i tifosi, e li mi resi conto di quanto era amato”.

Il rapporto di Lucrezia con la città di Terni: “A me è sempre piaciuta, anche se la mia visione va un po’ contro il parere generale dei miei coetanei. Detiene tanto dal punto di vista culturale, a partire dall’arte pubblica come le sculture di Pomodoro, Miniucchi e Mastroianni al Caos che organizza delle produzioni artistiche e mostre notevoli.  C’è molto altro che si può fare, a mio parere, per quanto riguarda l’arte contemporanea dato che ci sono molti artisti e creativi giovani, contemporanei di Terni o che scelgono di avere lo studio a Terni, che hanno qualcosa da dire e da esprimere. Molto spesso in Italia ci piace giocare in casa con l’arte più tradizionale o moderna, mentre invece coltivare i contemporanei di oggi è importante per rimanere forti nell’ambito artistico come città, regione e paese”.

Una duplice esperienza da raccontare per concludere. La prima denominata Good news, si è sviluppata tra il 30 settembre ed il 1 ottobre. L’altra è una esposizione che può essere visitata fino al prossimo 18 ottobre. “L’edicola è stata un’esperienza molto divertente. Aggiungo che Daniele De Luca, Manuel Guarcini e Simone Guarino, sono dei ragazzi davvero in gamba. Hanno voglia di donare alla città, rinnovando una presenza storica di Terni (l’edicola in Piazza San Francesco ndr) senza lasciare che un angolo della città rimanga statico o inutilizzato, cosa che purtroppo vediamo troppo spesso succedere. L’installazione è pertanto partita dall’idea di diffondere notizie positive alle persone, e quest’opera mi diede modo di confrontarmi con spettatori di tutte le età, ricevendo molte domande, sorrisi e anche critiche”.

L'esposizione Mementos: “Scaturisce da una collaborazione con Matilda Trabalza, una mia cara amica e collega. Abbiamo sempre avuto un rapporto lavorativo importante, basato sul costante scambio di idee, considerazioni, opinioni e anche qui critiche. Ci siamo sempre stimate e rispettate tanto nei nostri ambiti, ma non siamo mai riuscite ad esporre o comunque collaborare su un progetto completo insieme prima di adesso. Un incontro tra ricordo ed immaginazione, come l’incontro tra la fotografia e la pittura. Pensiamo che sia la prima di molte altre collaborazioni, ed ambientarla a Terni è stato perfetto perché tutti gli incontri tra me e Matilda sono sempre avvenuti in questa città quando rientravamo da Milano e Londra”. L’invito ai nostri lettori di www.ternitoday.it: “Resterà aperta fino al prossimo 18 ottobre presso gli spazi del Conte. Non perdetevela”.

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