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Martedì, 30 Aprile 2024
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Ospedale di Terni, un anno di gestione dal ritorno di Andrea Casciari: “Diminuiti i tempi d’attesa al pronto soccorso”

Il direttore generale fa il punto della situazione sul Santa Maria: “Tanti accessi anche da fuori regione. Qualità e valore delle prestazioni in aumento”. Tutti i numeri nei primi otto mesi del 2023

Aumentano le prestazioni di eccellenza, aumenta il valore delle prestazioni, calano i tempi di presa in carico dei pazienti al pronto soccorso e gli indicatori Mes tendono tutti al positivo. Questi i numeri che riguardano l’attività dell’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni considerati i primi otto mesi del 2023 e rapportata con gli anni precedenti. 

A fare il punto della situazione oggi in conferenza stampa è stato il direttore generale, Andrea Casciari, che si è insediato l’11 settembre 2022, insieme agli altri rappresentanti dell’azienda ospedaliera. Presenti al tavolo anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Massimo De Fino, e il direttore regionale della Sanità umbra, Massimo D’Angelo. 

Numeri ospedale Santa Maria di Terni, primi otto mesi 2023

Nel 2023 il numero dei ricoveri arriva a 16.026 unità, in crescita rispetto al 2022 (15.274), mentre rispetto al 2019, anno pre-Covid, il dato era di 18.749. In questo scenario, il valore dell’attività nel 2023 sale a 61.120.134 euro, rispetto ai 57.474.270 del 2022 e di poco inferiore al 2019, quando era 63.543.283. Quindi, i ricoveri del 2023 sono diminuiti rispetto al 2019 ma il valore economico dell’attività è sostanzialmente lo stesso, a significare che le prestazioni hanno un valore più alto in termini di eccellenza. In questo contesto, il valore dell’attività chirurgica sale a 40.055.485, più sia del 2022 (35.503.240) che del 2019 (39.488.255). 

Il numero di accessi al pronto soccorso nel 2023 hanno segnato un aumento (31.344) rispetto al 2022 (26.562) e al 2019 (29.989). In questo contesto, scende il tasso di ricovero per gli accessi al pronto soccorso, fino al 23.3, rispetto al 28.5 del 2022 e al 27 del 2019. Ciò a significare che aumentano gli accessi al pronto soccorso ma il filtro che la struttura compie è molto più efficace rispetto agli anni precedenti, e questo porta a ricoveri in discesa. In questo contesto, aumentano anche i casi di accesso in Obi, l’Osservazione breve intensiva, fino a 1.260, anche questo a testimonianza di un miglior filtro. Per quanto riguarda i tempi di presa in carico al pronto soccorso, nel 2022 era di 75 minuti, nel 2023 scende a 68, mentre nel 2019 era di 96 minuti. Tutti questi dati derivano anche dall’attività dell’ambulatorio dei codici verdi e bianchi, istituito nell’aprile scorso, e che è diventato ormai un modello di riferimento anche per altre aziende ospedaliere nazionali. Rispetto agli accessi al pronto soccorso per provenienza geografica, il 67% dei pazienti arriva dal distretto di Terni, oltre il 30 per cento da fuori (12% da fuori regione, 3% dalla provincia di Perugia, 17% da Narni-Amelia-Orvieto). 

“I numeri - spiega il direttore generale Casciari - mettono in evidenza come il percorso virtuoso che abbiamo messo in campo dal momento del mio insediamento sta continuando a pieno regime. Gli indicatori sono sostanzialmente tutti in forte miglioramento e la nostra azienda, che sta lavorando al massimo delle sue potenzialità, sta ottenendo risultati che come Dea di secondo livello non aveva mai raggiunto. Molto significativo, tra gli altri, il dato che riguarda l’aumento delle prestazioni di eccellenza, attestato da un peso medio del Drg (Raggruppamento omogeneo di diagnosi, nda) di 1.29, dato mai raggiunto dal Santa Maria di Terni, che denota che i procedimenti posti in essere garantiscono una forte attività di alta specialità propria di un Dea di secondo livello. Certo le difficoltà non mancano e su questo fronte lavoriamo sempre più a stretto contatto con la Regione e con le altre realtà sanitarie e ospedaliere umbre, con l’obiettivo di sviluppare in maniera sempre più efficace la medicina territoriale”. 

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