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Padre Piemontese in visita al carcere di Sabbione per le celebrazioni pasquali

Dopo la Santa Messa il vescovo ha salutato i carcerati a cui donerà delle colombe per il pranzo di Pasqua

Ha visitato i detenuti del carcere di Sabbione, li ha incontrati e celebrato una Santa Messa.
Il vescovo Piemontese è tornato nella casa circondariale ternana nell’ambito degli incontri in preparazione alla Pasqua con le diverse realtà sociali del territorio diocesano.
Un incontro all’insegna della fraternità e dell’accoglienza che è stato l’occasione anche per conoscere la realtà carceraria di Terni.
Padre Piemontese è stato accolto dal comandante del corpo di Polizia Penitenziaria Fabio Gallo, dagli operatori del carcere, dal cappellano padre Massimo Lelli, dal vicario foraneo della zona pastorale Terni 2 padre Sergio Prina Cerai, ha celebrato la messa nel teatro interno al carcere con una sessantina di detenuti.
Alla celebrazione hanno partecipato anche alcuni operatori di polizia penitenziaria, assistenti e volontari che operano in carcere, il direttore della Caritas diacono Ideale Piantoni, volontari dell’Unitalsi, responsabili del centro di ascolto interno al carcere gestito dalla Caritas-San Martino.

“Sono contento di essere qui e di poter celebrare con voi la preparazione alla Pasqua – ha detto il vescovo – che è un momento centrale della vita cristiana nel fare memoria della passione, morte e resurrezione di Gesù. Ognuno vive la sua passione, ma è necessario non fermarsi a questo, quanto proiettarsi con Gesù alla resurrezione e non far mai spegnere la fiamma della speranza. Gesù apre il cuore e rende valide e possibili le speranze presenti in ognuno di noi, la pacificazione interiore, il perdono, l’amore, rende possibile iniziare una nuova vita anche dopo aver commesso degli errori. Gesù non giudica mai, ma annuncia la misericordia e la libertà, la rinascita. Cristo che assume su di sé l’umanità intera, anche quella dei bassifondi, quell’umanità che è venuto per rialzare. Questo è il senso della Pasqua è importante celebrarlo anche qui, perché la sofferenza è motivo di redenzione e di riscatto».

Al termine della celebrazione, il vescovo ha salutato uno ad uno i carcerati ed ha poi fatto visita ai detenuti in regime speciale del 41bis.
In occasione della Pasqua il vescovo donerà ai detenuti della Casa Circondariale delle colombe per il pranzo pasquale.

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