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Martedì, 19 Marzo 2024
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Giovane professionista ternano si rivolge ai ragazzi del territorio: “Abbiate il coraggio di scegliere ciò che vi rende felici”

Il racconto dell’avvocato Giacomo Pellegrini, tornato a Terni per investire professionalmente e personalmente sul contesto umbro: “Vorrei che questa scelta fosse di ispirazione per tanti altri giovani che scelgono di lasciare la città per tentare fortuna altrove”.

Una scelta controcorrente, quantomeno all’apparenza. Il giovane avvocato Giacomo Pellegrini racconta alla nostra redazione di www.ternitoday.it la decisione di tornare a Terni, dopo aver lavorato in diverse grandi città della penisola. Cresciuto in città, grande tifoso della Ternana con gli amati colori che ha portato nel cuore, nonostante la lontananza dallo stadio Libero Liberati. Dopo aver terminato gli studi presso il Liceo Classico G.C. Tacito si è trasferito a Firenze, per iscriversi alla facoltà di Giurisprudenza.

Dal capoluogo toscano è iniziato il suo percorso: “Avevo il desiderio di studiare il diritto anche a livello internazionale, mediante la doppia lingua di insegnamento. Una possibilità che offre l’università di Firenze. Tutto ciò ha garantito un accrescimento personale, non solo a livello giuridico, poiché sono riuscito a mantenere i contatti che avevo allacciato all’estero. Una volta aver conseguito la laurea, con il massimo dei voti, ho lavorato per grandi società e grandi studi di livello internazionale girovagando tra Milano, Roma e Bologna. Nel mezzo c’è stata anche l’opportunità di vivere per un periodo a Dublino, in Irlanda”.

Occupazione e professionalità: “Sono un legale civilista specializzato anche in diritto assicurativo, diritto del lavoro e diritto dei trasporti. Dopo aver lavorato in uno dei primi studi legali italiani, nonché tra i più importanti e rinomati, ho deciso di tornare a Terni e più nello specifico nello studio dove ho svolto il praticantato, aprendo dunque una nuova attività. Ho fatto questa scelta per scommettere su me stesso e sul territorio”.

I motivi: “Sono sempre stato molto legato ed affezionato al contesto ternano e più in generale all’Umbria. Una regione sottovalutata che offre potenzialità, in alcuni ambiti, poco sfruttate e pubblicizzate. Volevo recuperare un rapporto con la persona (intesa come individuo e azienda ndr) prima che con il cliente. Una scelta maturata nel tempo. All’età di trent’anni inizi a voler concretizzare le tue aspirazioni, alla ricerca di una propria serenità. Sotto certi punti di vista è una scommessa che va calcolata e va fatta con la testa, ma anche con il cuore; spero ripaghi”.

Una scelta fatta per iniziare da capo un nuovo percorso professionale. All’apparenza una scelta in controtendenza: “I ragazzi della mia generazione tendono ad andare nelle grandi città o all’estero, tentando altrove la fortuna. Il territorio viene visto come qualcosa che offre poco. Vorrei che questa scelta fosse, nel mio piccolo, di ispirazione anche per altri ragazzi, anche più giovani del sottoscritto. Sto pensando di dar vita a delle iniziative per sensibilizzare e coinvolgere gli studenti sulle opportunità che offre il capoluogo e la sua provincia di appartenenza. Soprattutto negli ultimi anni la città di Terni e l’Umbria, più in generale, hanno beneficiato di una crescita enorme, in termini di visibilità”.

II mercato del lavoro: “In Umbria è più difficile trovare delle sedi di grandissime aziende, rispetto all’ambito nazionale. Ciò che occorre, in questi casi, è attivarsi. Spesso noto quale nota di passività tra i miei coetanei. Occorre provarci e buttarsi, conformandosi alle capacità e potenzialità da mettere in evidenza. Ascoltare i consigli è doveroso, ma è altrettanto giusto seguire le proprie passioni e ciò che ci rende sereni. Avendo vissuto a Terni la mia adolescenza posso affermare che questa città offre una dimensione più intima, rispetto a tante altre realtà dove ho vissuto. In tal senso il Covid ha influito poiché ci ha restituito una dimensione più introspettiva rispetto ad alcune tematiche della nostra vita, su cui pima probabilmente ci soffermavamo poco. In fondo poi le potenzialità ci sono come le opportunità a livello culturale, senza dimenticare gli eventi che stanno crescendo nell’ultimo periodo”.

Una riflessione a margine: “L’intento era quello di ritornare ad aiutare i clienti mediante un dialogo continuo e una vicinanza troppo spesso dimenticata in questo lavoro, perché è così che si ottiene la vera sensazione di gratificazione: essendo utile per il prossimo, recuperando un po’ di sé stessi”.

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