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Tanti verbali e pochi incassi, a Terni si fanno migliaia di euro multe ma (quasi) nessuno paga

Nel 2023 sono entrati nelle casse di Palazzo Spada poco più di 700mila euro a fronte di una previsione prossima a 5 milioni. E adesso l’amministrazione comunale punta a ricavare dalle violazioni al codice della strada oltre 7 milioni all’anno fino al 2026

I numeri: da gennaio a dicembre dello scorso anno, il Comune di Terni dai “proventi da multe e sanzioni per violazioni delle norme del codice della strada a carico delle famiglie” ha incassato poco più di 700mila euro. Lo dice il Siope, il Sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici. E il Sole 24 Ore, che ha elaborato questi dati, aggiunge che la percentuale di incasso è scesa di oltre il 47 per cento rispetto all'anno precedente, il 2022, con un incasso procapite di 6,6 euro. Questo fa di Terni una delle città meno multate d’Italia. O meglio, una delle città il cui volume di incassi è fra i più bassi d'Italia. Dopo vengono soltanto una manciata di altre località come Iglesias, Fermo, Gorizia, Agrigento e poche altre, fino a Vibo Valentia.

Un problema, soprattutto a fronte del “peso” che le violazioni al codice della strada dovrebbero avere sui conti di Palazzo Spada. Visto che le previsioni di incasso per il 2023 erano molto, ma molto, più rosee e avrebbero dovuto sfiorare i 5 milioni di euro.

Peggio ancora, se questa situazione viene proiettata in visione futura. Perché la delibera numero 166 dello scorso 23 novembre, proposta dal sindaco Stefano Bandecchi e licenziata dalla giunta municipale, riporta testualmente che “sulla base (...) delle somme accertate a titolo di sanzioni amministrative per violazioni al codice della strada negli esercizi precedenti e delle indicazioni del dirigente della direzione polizia locale mobilità”, Palazzo Spada prevede di “elevare sanzioni” per 7.395.000 nel 2024 e per lo stesso importo nei successivi 2025 e 2026. Un “tesoretto” da circa 22 milioni di euro che verrà in parte utilizzato - questo l’obiettivo della delibera - per l’assunzione di vigili a tempo determinato.

In particolare, la previsione parla di poco meno di 3 milioni di euro derivanti da sanzioni al codice della strada relative ai superamenti dei limiti di velocità (articolo 142 del codice della strada). E infatti, i conti vanno fatti considerando che, è scritto in delibera, “le previsioni di entrata (...) tengono conto dell’attivazione del sistema di controllo delle velocità medie (Tutor) ed istantanee (autovelox) dei veicoli su SS N. 209 Valnerina, in corso di attuazione che andrà a regime entro il mese di aprile 2024”. Insomma, l’autovelox in Valnerina dovrebbe una bella boccata d’ossigeno alle casse di Palazzo Spada.

A questo però dovrà sommarsi un imponente lavoro da parte degli 87 agenti di polizia locale. Quasi 7,3 milioni di euro di multe l’anno significa una media di 20mila euro (e oltre) di verbali ogni giorno. Una sanzione amministrativa per mancato uso delle cinture di sicurezza o per il telefonino alla guida “vale” poco più di 80 euro. “bruciare” un limite di velocità costa qualche centinaio di euro. Quindi, ci sarà un bel po' da scrivere. Soprattutto, ci sarà da sperare che poi i verbali vengano saldati.

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