Terni, un cittadino su tre nel territorio provinciale è pensionato

Un cittadino su tre nella provincia di Terni è pensionato. Oltre a quello riguardante il mercato del lavoro, dal rendiconto sociale provinciale 2022 redatto dall’Inps c’è anche il dato riguardante le pensioni che dipinge il quadro dei trattamenti previdenziali degli ultimi anni. “Nel 2022 - si legge nel bilancio - nella provincia sono vigenti circa 73mila pensioni, con importi mensili, sia per le femmine che per i maschi, superiori sia alla media regionale sia alla media nazionale”. 

Proprio sul fronte degli assegni mensili, altra notazione da fare. L’importo medio è di 1.282,33 euro, ma con differenze tra uomini e donne. Gli uomini, infatti, percepiscono in media 1.653,67 euro, mentre le donne 963,85 euro, con ben settecento euro di differenza. 

“A Terni - ha affermato Savino d’Elicio Di Chio, direttore della sede provinciale Inps -, siamo riusciti a erogare le pensioni in tempi molto bassi, circa il 60% nei quindici giorni la totalità nei novanta.Tutti hanno avuto una pensione in tempi ragionevoli, senza distinguo tra privato e pubblico, con tempi massimi d’attesa sempre al di sotto della media nazionale. Questo nonostante la sede ternana sia anche il polo nazionale che gestisce le convenzioni internazionali per erogare le pensioni ai cittadini dei Paesi dell’Ue che hanno lavorato in Italia, soprattutto in collaborazione con l’ambasciata di Romania”.

Infine, capitolo conclusivo sulle anticipazioni pensionistiche: “Relativamente ai lavoratori precoci e Ape sociale per l’anno 2022 si conferma la tendenza del 2021 con dati in crescita. Per quanto riguarda in modo specifico Quota 102, il numero di domande accolte risulta essere particolarmente esiguo in quato si tratta di una prestazione di nuova introduzione”.