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Lunedì, 29 Aprile 2024
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“Bretella San Carlo-Ast, solo traffico e inquinamento: il Comune di Terni può ancora fare un passo indietro”

Appello di Alleanza Verdi Sinistra e Wwf a Palazzo Spada: “Questo significa voler sacrificare la realtà e la qualità della vita dei cittadini di Prisciano e delle zone a monte come San Liberatore e Collestatte, oltre che peggiorare la qualità dell’aria di tutta la zona Terni est”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Alleanza Verdi Sinistra e Wwf sul progetto della bretella San Carlo-Ast

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Nonostante tutte le segnalazioni e le rimostranze in atto, la nuova amministrazione comunale ha proceduto all’affidamento per la costruzione della cosiddetta bretella San Carlo-Ast che dovrebbe collegare parte del raccordo Terni-Rieti alle acciaierie dal lato del parcheggio sulla strada Romita.

La bretella collegherebbe - a ridosso del popoloso abitato di Prisciano, dell’abitato a monte denominato villaggio Ratini, del nuoto Club Terni e del Circolo tennis la Romita - sfocerebbe sulla stretta strada della Romita, con una pendenza di quasi il 20 per cento. Una strada comunale ghiacciata in inverno, con obbligo di catene e a ridosso della discarica di Cervara, a soli cinque metri da un sito di interesse nazionale interessato da una bonifica ambientale mai iniziata. Ora, l’abitato di Prisciano è percorso dalla sola strada per gli abitanti dove non transitano mezzi pesanti. Tutti i mezzi pesanti che fossero convogliati su tale bretella, causerebbero un danno ambientale enorme per tutta la zona, con centinaia di mezzi pesanti che in realtà non potrebbero immettersi nella viabilità primaria in quanto il tratto uscita Terni est è attualmente limitato ad una sola corsia di marcia. Quindi i mezzi continueranno prevalentemente a transitare sulla attuale strada di via Breda, strada Vulcano, che offre visibilità e ampio margine di manovra.

Nessun miglioramento della sicurezza dei cittadini, nessun miglioramento della qualità dell’aria, ma anzi appesantimento oltre i limiti già ampiamente sforati in loco sia dei valori di Pm2,5 sia di metalli pesanti come cromo e nichel, già ora oltre 135 volte superiori ad analoghe zone del Perugino.

Questo significa voler sacrificare la realtà e la qualità della vita dei cittadini di Prisciano e delle zone a monte come San Liberatore e Collestatte, oltre che peggiorare la qualità dell’aria di tutta la zona Terni est, compresa Borgo Bovio, togliendo l’unica collina verde rimasta, abbattendo boschi che mitigano la ricaduta delle polveri, sacrificando anche il benessere dei frequentatori del Circolo tennis e del Nuoto club, nonché creando un concentrato di diossine e smog da traffico pesante e senza risolvere definitivamente il problema dei trasporti pesanti che Ast ha già detto di voler convogliare entro il 2030 solo su rotaia in collegamento diretto con Rf.

La strada della Romita non può essere usata come camionabile in uscita. Si tratta di una strada che ha già manifestato più volte il rischio idrogeologico con una ulteriore frana invernale che l’ha vista interrotta fino all’abitato di San liberatore, con tutte le conseguenze del caso, con gravi incidenti stradali dovuti proprio alla presenza di curve coperte che non permettono margini di manovra in presenza di mezzi pesanti. Non ultimo, la pesantissima situazione delle polveri di scorie Ast che nella giornata di venerdì – 20 ottobre - ha fatto saltare le centraline Arpa e messo a dura prova la stessa respirazione dei residenti e dei lavoratori zona est, come ricordato anche dall’assessore Aniello.

L’amministrazione comunale è ancora in tempo per ascoltare le ragioni dei residenti e della comunità locale, anche in termini di sicurezza stradale e di qualità della vita e dell’aria, essendo praticabili alternative che già avevano fatto soprassedere su scelte inopportune per danni ambientali, storici, culturali e poca praticabili anche dal punto di vista strutturale.

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