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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

“Accordo di programma e piano industriale, i ritardi di Acciai speciali Terni generano un futuro preoccupante”

L’analisi della segreteria provinciale della Uilm: “Necessario capire come la proprietà intende disegnare la fabbrica per il futuro, facendo chiarezza su investimenti, assetti, produzioni e livelli occupazionali che sono elementi da affrontare in maniera concertativa e non unilaterale”

“Le velocità industriali rispetto alle velocità politiche sono incompatibili e non avere soluzioni per un’azienda leader sul mercato nazionale e internazionale come Acciai speciali Terni sembra come la volontà di generare futuri preoccupanti”.

La segreteria provinciale della Uolm di Terni si è riunita per “una valutazione sulla situazione generale di Ast e sui ritardi di un accordo di programma che genera preoccupazione e instabilità.

I ritardi politici, motivati a volte da giustificazioni approssimative, creano apprensioni sociali e valutazioni che, ad oggi, non possono ostacolare la redazione di un piano industriale che attendiamo da 20 mesi”.

Piano industriale che è necessario per “capire come la proprietà intende disegnare la fabbrica per il futuro, facendo chiarezza su investimenti, assetti, produzioni e livelli occupazionali che sono elementi che si devono affrontare in maniera concertativa e non unilaterale”. Tanto è vero che la Uilm ribadisce come “una riorganizzazione interna silente sia la cosa più sbagliata che oggi la proprietà possa fare. Le riorganizzazioni, le efficienze senza innovazioni tecnologiche, i risparmi giusti ma a volte indirizzati nella direzione sbagliata se non discussi e ben valutati possono mettere in discussione le affidabilità che un sistema può avere”.

“Gli oltre 50 lavoratori che hanno visto il proprio ruolo essere efficientato – spiega il sindacato in una nota - sono un sacrificio che il sistema, a volte incomprensibile per le scelte industriali, può attutire ma che non avendo logiche di sistema sembra approssimativo e non indirizzato a una organizzazione funzionale”.

Il futuro di viale Brin non può invece che passare “per un confronto trasparente e necessario per avere una prospettiva industriale, per il sito, solida e competitiva”.

Da qui la considerazione finale di Uilm Terni per cui “le sfide sono sempre necessarie per raggiungere gli obbiettivi. Ma le azioni unilaterali senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori sono la cosa più sbagliata e arrogante che una direzione possa fare per alimentare frizioni, tensioni e divisioni che non servono a nessuno. Pronti alle sfide, con la consapevolezza che il silenzio di alcuni sia una posizione determinata”, la Uilm di Terni “pretende chiarezza sul futuro di Ast e che tutto avvenga nei più brevi tempi possibili, senza fare sconti a nessuno”.

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