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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Niente aumenti in busta paga e premio di risultato, acque agitate alla Gap di Terni

L’azienda dell’indotto di Ast-Arvedi “congela” i miglioramenti contrattuali, l’allarme dei sindacati di categoria e della Rsu: siamo pronti alla mobilitazione

Acque agitate alla Gap di terni dopo i mancati adeguamenti contrattuali che l’azienda si era impegnata ad attivare. “A margine delle assemblee svolte con i lavoratori per illustrare quanto accaduto, con la loro condivisione, esprimiamo la piena contrarietà e delusione per come si è evoluta la discussione e dichiariamo lo stato di agitazione dei lavoratori della Gap, non escludendo alcuna forma di mobilitazione se in tempi brevi non riscontreremo una riflessione più approfondita rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi”.

A comunicare la decisione sono le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Fismic e la Rsu aziendale, ricostruendo quanto accaduto dallo scorso mese di giugno ad oggi. “Dopo aver richiesto un incontro all’azienda per chiarimenti rispetto ad aspetti economici e per eventualmente contrattare un premio di risultato e un miglioramento del contratto di secondo livello – spiega una nota diffusa dai sindacati – la Rsu è stata convocata dall’azienda e le è stata comunicata la decisione di assorbire nella composizione della busta paga l’aumento contrattuale di 123 euro da erogare nel cedolino di giugno. L’azienda aveva comunque dato disponibilità ad un accordo migliorativo, che prevedesse un consistente premio di risultato di 500 euro trimestrali e miglioramenti tangibili rispetto al contratto di secondo livello. Nulla di tutto ciò si è verificato”.

Le segreterie sindacali e la Rsu hanno dunque avuto – nei giorni scorsi – un nuovo incontro con l’azienda che avrebbe dovuto “sancire la costruzione di un premio. Invece – prosegue la nota - siamo stati avvertiti dalla società Gap che, a causa del prolungarsi dei tempi di una discussione con la committente Ast rispetto ad aspetti economici dell’appalto in essere, non era più in condizione di erogare premi e impegnarsi nel breve periodo ad aumento dei costi”.

“Siamo preoccupati per quanto dichiarato dalla Gap, in quanto il comportamento della committente rispetto alla gestione degli appalti mette in difficoltà una delle aziende terze che in questi due anni si è sviluppata e ampliata all’interno del sito, mettendo ancora più in risalto il problema delle relazioni e del trattamento di Ast nei riguardi di tutte le ditte terze, orientato a una diminuzione dei costi che ricade sui lavoratori dell’indotto”.

“Come segreterie di Fim, Fiom, Fismic ed Rsu – si chiude dunque la nota - a margine delle assemblee svolte con i lavoratori per illustrare quanto accaduto, con la loro condivisione, esprimiamo la piena contrarietà e delusione per come si è evoluta la discussione e dichiariamo lo stato di agitazione dei lavoratori della Gap, non escludendo alcuna forma di mobilitazione se in tempi brevi non riscontreremo una riflessione più approfondita rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi”.

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