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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

“Con un centrodestra diviso, avremmo riconsegnato Terni alla sinistra o a personaggi improbabili”

Verso il voto, intervista al candidato. Devid Maggiora, esponente della Lega: “Riaprire il teatro Verdi e realizzare il nuovo ospedale pubblico sono tra gli obiettivi dei prossimi cinque anni”

Quarantatré anni, sposato e padre di un bimbo di 9 anni, Devid Maggiora milita nella Lega dal 2015. Vicepresidente uscente del consiglio comunale di Terni, segretario cittadino del carroccio e provinciale di Ugl sicurezza civile, lavora in ospedale e si presenta agli elettori nella lista della Lega in vista dell’appuntamento elettorale del 14 e 15 maggio. “Sono convinto che la coerenza in politica viene sempre premiata dai cittadini. La Lega e il centrodestra – dice - sono l’unica alternativa possibile e credibile per Terni”.

Partiamo dalla fine di questa campagna elettorale. Come giudica la scelta di non aver voluto ricandidare il sindaco uscente, Leonardo Latini?

“L’amministrazione uscente ha svolto un ottimo lavoro in un momento di grande difficoltà segnato dal dissesto economico causato dalla sinistra e da eventi esterni come la pandemia e la guerra in Ucraina che hanno generato ulteriori criticità. La Lega, attraverso il segretario regionale Virginio Caparvi, ha sempre creduto nella continuità rappresentata dal sindaco Latini e ai tavoli abbiamo insistito su questo nome. Tuttavia, i nostri alleati, sia partiti che liste civiche, hanno virato su un altro candidato in forza dei più recenti risultati elettorali. A quel punto avremmo potuto fare una battaglia di bandiera e proseguire in solitaria, ma eravamo consapevoli che con un centrodestra spaccato avremmo rischiato di interrompere questa grande stagione per Terni e di riconsegnare la città alla sinistra o a personaggi improbabili in cerca di gloria o interessi personali. Per questo abbiamo fatto valutazioni diverse, certi che mantenere l’unità del centrodestra fosse la migliore scelta per la città e i suoi abitanti”.

La consiliatura che volge al termine è stata segnata da un numero molto elevato di cambi di casacca in consiglio comunale e anche di rimpasti in giusta. Lei è rimasto dalla stessa parte, nonostante le difficoltà della Lega. Qual è la sua opinione?

“Posso parlare per me, non certo per gli altri. Io ho iniziato questa avventura in consiglio comunale con la Lega e con la Lega intendo proseguire nel percorso intrapreso. Sono convinto che la coerenza in politica viene sempre premiata dai cittadini, a cui bisogna garantire un punto di riferimento, soprattutto in un periodo come questo caratterizzato dalla sfiducia nei confronti delle istituzioni. Ho combattuto le mie battaglie ascoltando il territorio, raccogliendo problematiche e istanze e portandole all’attenzione dell’amministrazione per ragionare insieme sulle soluzioni. Questo è ciò che intendo fare anche nei prossimi cinque anni di governo di centrodestra, consapevole di rappresentare un partito come la Lega che ha dimostrato in questi anni di saper guardare ben oltre i sondaggi, oltre le bandierine, oltre le percentuali e di voler lavorare a testa bassa per raggiungere risultati”.

Quelli che si stanno per chiudere, sono stati cinque anni complicati a livello amministrativo fra dissesto, Covid e guerra. Può fare un bilancio delle cose fatte e di quelle che non è stato possibile portare a termine?

“Sono stati anni molto difficili. Abbiamo iniziato questa legislatura con il peso sulle spalle di un dissesto economico devastante, tasse locali al massimo, strade dissestate, immobilismo, degrado e insicurezza. La sinistra ci aveva lasciato le macerie, ma noi abbiamo iniziato fin da subito a ricostruire. Abbiamo riconsegnato la fontana di piazza Tacito e di piazza della Repubblica alla città, siamo intervenuti sui parchi cittadini e a breve riaprirà anche quello di Cardeto, abbiamo riavviato i cantieri, ripristinato le strade, rilanciato il turismo attraverso campagne di promozione del territorio sviluppate in sinergia con la Regione Umbria che ci hanno permesso di fare il record di visitatori alla cascata delle Marmore. Abbiamo organizzato grandi eventi come il Capodanno Rai e questi giorni ospiteremo il Giro d’Italia di ciclismo. Stiamo per concludere i lavori di un’opera fondamentale come il PalaTerni e l’inaugurazione si svolgerà con l’organizzazione dei campionati mondiali di scherma paralimpica. Abbiamo lavorato sulla sicurezza attraverso l’installazione di telecamere di videosorveglianza in centro e nelle periferie. Abbiamo ripristinato il decoro, ridato nuova vita alla città a Natale e per il San Valentino, rilanciando il commercio e richiamando visitatori da fuori regione. Per i prossimi cinque anni l’obiettivo dovrà essere quello di proseguire nel percorso intrapreso e portare a termine ulteriori obiettivi ambiziosi. Ne cito due in particolare: riconsegnare il teatro Verdi alla città e intraprendere il percorso per la realizzazione del nuovo ospedale pubblico”.

Il Comune di Terni ha davvero superato il dissesto oppure la questione è ancora aperta?

“Il Partito democratico ha lasciato un’eredità che continuerà a pesare sulle spalle dei cittadini ternani per i prossimi venti anni. Terni ha il triste primato di terza città in Italia con più di 100mila abitanti ad andare in dissesto e gli oltre 100 milioni di euro di debiti non si ripianano in poco tempo. Bisognerà continuare a lavorare sul bilancio con metodicità come abbiamo fatto fin dall’inizio, impegnandoci a ridurre la massa passiva. È stato importante anche rimettere in piedi le società partecipate che la sinistra aveva fortemente indebitato. Uscire dal dissesto significa avere maggiori strumenti a disposizione per investire sul territorio e avviare progetti per il rilancio”.

Perché i ternani dovrebbero confermare la loro fiducia nei suoi confronti e scegliere Orlando Masselli come sindaco?

“I ternani sono consapevoli del cambio di passo impostato dall’amministrazione di centrodestra rispetto al passato. All’immobilismo e all’incapacità della sinistra, si è alternata una fase di crescita, di sviluppo, di dinamicità di cui tutti i cittadini sono testimoni consapevoli. La Lega e il centrodestra sono l’unica alternativa possibile e credibile per Terni. Per quanto mi riguarda, so di aver sempre lavorato con l’obiettivo di fare il bene della città che amo, in cui sono nato e cresciuto e in cui ho scelto di far vivere la mia famiglia e di far crescere mio figlio. Per questo motivo intendo continuare a impegnarmi per renderla un posto migliore, come ho sempre fatto, con sacrificio, con senso del dovere, con l’umiltà di sapere che c’è sempre da imparare e da migliorare, che si possono commettere degli errori, ma che alla fine la coerenza, l'impegno e l’onestà pagano sempre”.

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