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Fumata nera da via Mazzini, naufraga anche l’ultimo tentativo di “campo largo”

Elezioni a Terni, incontro fra Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Alleanza degli innovatori. Ma il centrosinistra non trova l’accordo sul “passo indietro” o sul nome “alternativo”

Il campo largo del centrosinistra non s’ha da fare. La possibilità di un accordo fra Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Alleanza degli innovatori naufraga all’ultima spiaggia. Questa è la sintesi della sintesi dell’incontro che questa mattina si è tenuto in via Mazzini a Terni e che ha visto sedersi attorno al tavolo Thomas De Luca e Claudio Fiorelli, Paolo Cianfoni, Andrea Fora, Josè Maria Kenny e Pierluigi Spinelli.

L’ennesimo tentativo di trovare una quadra sembra sia partito dal presupposto del “fare un passo indietro”. Ossia, ritirare le candidature a sindaco già presentate in vista delle elezioni amministrative di metà maggio. Sembra che Kenny – sostenuto dal Pd – e Cianfoni, candidato degli Innovatori, fossero possibilisti mentre Fiorelli, alfiere del polo alternativo, avesse qualche remora in più, nonostante lo “spauracchio” Bandecchi che potrebbe avvantaggiarsi della frammentazione del centrosinistra e arrivare al ballottaggio.

Il passo avanti, dopo quello indietro, sarebbe stato quello di individuare un nome “terzo” su cui incardinare la costruzione di una coalizione, anche in un’ottica regionale e dunque in vista degli appuntamenti elettorali a cui è chiamata l’Umbria nei prossimi mesi.

Sembra però che il Partito democratico – forse più quello ternano che quello regionale – abbia manifestato più di una perplessità di fronte a questa (ennesima) proposta di matrimonio.

Nessun accordo, nessuna coalizione, nessun campo largo. Si corre separati. E poi al ballottaggio, se mai ci sarà, si vedrà chi stara con chi. E chi no.

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