Elezioni a Terni, otto candidati sindaco e centinaia di “aspiranti” consiglieri

Mancano due settimane alla presentazione delle liste elettorali in vista delle elezioni amministrative che i prossimi 14 e 15 maggio – al netto del probabile ballottaggio – daranno il nuovo consiglio comunale a Terni. C’è ancora da ufficializzare qualche casella, ma le parti in gioco sembrano ormai abbastanza chiare.

Ci saranno, insomma, almeno otto candidati sindaco e qualcosa come cinquecento aspiranti consiglieri visto che le liste ai nastri di partenza oscilleranno attorno alle venti per individuare i prossimi trentadue inquilini di Palazzo Spada.

Chi sicuramente sarà della partita è Stefano Bandecchi, imprenditore e patron della Ternana, che per primo ha presentato la sua candidatura e dovrebbe portarla fino in fondo – nonostante le varie tirate per la giacchetta a cui è sottoposto – accompagnato da tre liste sicure più una quarta che sembra essere in via di composizione.

Ci sarà, ancora, Paolo Cianfoni, candidato sindaco della Alleanza degli innovatori. Anche per lui almeno una lista di sostegno, che potrebbero però diventare due.

Per inciso, presentare una lista significa mettere assieme 32 nomi e raccogliere un numero di firme non inferiore alle 350: un lavoro impegnativo.

Altro competitor che già da qualche settimana ha confermato il suo impegno è Emanuele Fiorini: consigliere comunale uscente, già esponente di Lega e Fratelli d’Italia, ha annunciato di avere il sostegno di (almeno) una lista civica. Ma anche in questo caso, potrebbe spuntarne un’altra.

Ci sarà Silvia Tobia, candidata di Potere al Popolo, sostenuta da una lista che ha già cominciato la sua campagna elettorale supportata dal “Poderoso”, un camper con il quale i candidati stanno girando Terni.

Qualche giorno fa ha inoltre annunciato la sua discesa in campo Orlando Masselli, attuale assessore al bilancio della giunta Latini, candidato da Fratelli d’Italia e che in queste ore sembra avere incassato anche il sostegno di Forza Italia. Il gruppo consigliare dei meloniani già da qualche tempo ha avviato la sua campagna elettorale: prova ne sono i manifesti in giro per la città. E la conferma della candidatura di Masselli non ha fatto altro che confermare quanto anticipato, oltre che creare una frattura dentro al centrodestra. Masselli dovrebbe essere sostenuto anche da Terni civica e quindi poter contare su tre o quattro liste.

Alle quali non dovrebbe aggiungersi quella della Lega che invece avrebbe fatto una capriola elettorale, tornando a convergere sul sindaco uscente, Leonardo Latini, dopo un periodo di confusione durante il quale la conferma del primo cittadino veniva vista come fumo negli occhi. La “forzatura” di Fd’I avrebbe acceso un ritorno di fiamma – non così ardente – e dunque il Carroccio potrebbe correre da solo, forse con due liste, una di partito e una civica “del sindaco”.

Situazione da definire anche dalle parti del centrosinistra. Dove la possibilità di arrivare ad un accordo e ad un candidato unico viene data, non tanto dagli “allibratori” quanto dagli stessi esponenti del campo largo, allo zero virgola qualcosa. Quindi, il quadro dovrebbe essere questo: Claudio Fiorelli sarà candidato del polo alternativo e sostenuto da tre liste: Movimento 5 Stelle, Bella ciao e una civica.

Due invece le liste che dovrebbero sostenere la candidatura a sindaco del professor José Maria Kenny: una del Pd - che pare sconti un corto circuito fra il livello nazionale e regionale, più propensi alla convergenza anche in vista degli appuntamenti elettorali del prossimo anno quando si voterà a Perugia e per la Regione, e quello locale che invece pare voglia tirare dritto su Kenny – e una civica.

Da capire ancora quali potrebbero essere le intenzioni del terzo polo (Azione e Italia viva) ossia se puntare su una candidatura propria – che ancora non c’è – oppure entrare in coalizione. Mancano ancora due settimane, per ribaltoni e sorprese ancora c’è tempo. Ma sbrigatevi.