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“I cittadini adesso devono scegliere chi è il vero sindaco di Terni e chi un sindaco fantoccio”

Elezioni, verso il ballottaggio. Intervista a Orlando Masselli: “Non mi sembra ci siano apparentamenti possibili, ma ascolteremo tutti i cittadini per capire le loro istanze”

“Da lunedì i cittadini devono scegliere chi è il sindaco vero e chi un sindaco fantoccio, un sindaco con le valigie”. Orlando Masselli, assessore uscente al bilancio e candidato sindaco del centrodestra, serra le fila in vista del ballottaggio che darà una nuova amministrazione a Terni.

Le urne di domenica e lunedì scorsi lo hanno indicato come uno dei due competitor. Il primo, con oltre 17mila preferenze, poco meno di 4mila in più rispetto a Stefano Bamndecchi, pari a circa il 35% dei consensi.

Soddisfatto del risultato ottenuto oppure si poteva fare meglio?

“Con sette candidati sindaco, meglio di così avremmo potuto soltanto vincere al primo turno, ma sarebbe stato un super risultato. Eravamo sicuri di arrivare primi e siamo arrivati primi”.

Ora cambia qualcosa nella sua campagna elettorale? Quali sono i punti su cui insistere in queste due settimane?

“I punti del nostro programma ormai sono chiari a tutti. Abbiamo proposte che sono in continuità amministrativa, non chiacchiere al vento. Cosa cambia adesso? Da ieri i cittadini devono scegliere chi è il miglior sindaco, il sindaco vero, e chi invece è un sindaco con le valigie che farà fare a tutto a un vicesindaco che, tra l’altro, non si sa chi sia. E il sindaco vero sono io, gli altri sono sindaci fantoccio”.

Ci sono possibilità di apparentamento, la porta della coalizione è aperta? E semmai, a chi?

“Non mi sembra ci siano apparentamenti possibili. Ma di certo, ascolteremo tutti i cittadini per capire se il programma può andare incontro anche alle istanze di chi non ci ha votato”.

Quello a Bandecchi può essere interpretato come un voto di protesta nei confronti dei sistemi partitici tradizionali oppure si tratta di una grande illusione?

“Sicuramente Bandecchi ha creato una aspettativa negli elettori, ossia che le cose si possono fare come dice lui. Ma non è così. Ha intercettato il voto di persone disilluse. A noi spetta ora il compito di far capire che non funziona così e che alcuni messaggi passano solo da parte di chi non è vicino all’amministrazione. Dobbiamo riuscire a far capire alle persone ciò che è stato fatto e ciò che vogliamo fare. Soprattutto, dobbiamo far capire che per fare, e fare bene, ci vuole il tempo”.

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