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Medici specializzandi, Fiorelli: “Devono essere risorsa anche per Terni”

Il consigliere del Movimento Cinque Stelle: “Al momento la quasi totalità è utilizzata a Perugia”

“I medici specializzandi devono essere anche una risorsa per il Santa Maria di Terni, al momento, invece, la quasi totalità è dislocata a Perugia. Chiedo quindi di intervenire negli accordi tra Regione e università di Perugia per una più equa distribuzione”. E’ quanto chiede in una nota il consigliere comunale Claudio Fiorelli del Movimento Cinque Stelle.

“Al momento  la quasi totalità sono in forza al Silvestrini, solo le briciole sono distribuite negli altri ospedali della regione. A quanto mi risulta i medici specializzandi sono un centinaio in Umbria di cui solo tre a Terni. Una squilibrio talmente evidente che genera carenze a Terni e problemi di sovrabbondanza a Perugia. I medici specializzandi sono un valido aiuto per lo strutturato, hanno una certa autonomia in base all’anno di formazione, dal terzo anno in poi possono essere messi sotto contratto dall’Azienda ospedaliera”. 

“Siamo arrivati al paradosso che vista la poca presenza degli universitari a Terni, qualche reparto del Santa Maria di Terni ha preso contatto con il Lazio e l'Emilia Romagna. Considerato che attualmente l’ospedale di Terni non è attrattivo e che alcuni concorsi sono andati deserti, i medici specializzandi potrebbero essere una risposta, seppur parziale, occorre però che Regione e Università arrivino almeno a una articolazione 70% a Perugia e il 30% a Terni. Si tratterebbe di una suddivisione più equa, visto il numero degli assistiti per ogni provincia”. 

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