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Elezioni a Terni, il centrosinistra riunito al tavolo di via Mazzini: fumata grigia sul candidato unico

Alle 16 del pomeriggio di oggi i rappresentanti comunali e regionali si sono ritrovati nella sede del Partito democratico

Fumata grigia in via Mazzini, al termine della riunione convocata, in vista delle prossime consultazioni amministrative di metà maggio. Alla fine di un confronto durato oltre due ore, i rappresentanti delle varie forze politiche, appartenenti al campo del centrosinistra si sono lasciate con un ‘Ci riaggiorniamo’ non trovando – di fatto – una quadra sul candidato unico.

Alle 16 circa del pomeriggio di oggi, martedì 14 marzo, i rappresentanti regionali e comunali del centrosinistra si sono riuniti presso la sede del Partito democratico, in via Mazzini. Presenti – tra gli altri -Thomas De Luca, Luca Simonetti e Federico Pasculli (Movimento cinque stelle); Tommaso Bori e Pierluigi Spinelli (Partito democratico); Filippo Formichetti (Terni valley); Alessandro Gentiletti (Senso civico); Lorenzo Carletti (Rifondazione comunista); Antonio Iannoni (Articolo uno); Gianfranco Mascia (Verdi); Federica Porfidi (Sinistra Italiana) e Paolo Angeletti (Terni immagina).

Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione di www.ternitoday.it dopo oltre due ore la riunione si è conclusa senza trovare un vero e proprio accordo che, a questo punto, appare tutto fuorché vicino. I vari esponenti presenti hanno espresso le proprie ragioni convergendo sull’ipotesi primarie, trovando alcuni distinguo piuttosto netti. Primarie che dovrebbero coinvolgere – tra l’altro – il candidato a sindaco Claudio Fiorelli e José Maria Kenny il quale si è messo a disposizione, in attesa di conoscere le volontà del singolo/i partito/i. A due mesi esatti dalle amministrative di Terni nulla è stato deciso. Restano dunque le distanze tra le varie componenti politiche in attesa di capire, o meno, se si arriverà ad un accordo.

Alessandro Gentiletti

Intervento di Alessandro Gentiletti, capogruppo uscente di Senso civico: “"Sono qui oggi, sia come militante di Terni Valley, che come capogruppo uscente di Senso civico che ha deciso di non ricandidarsi nel caso non si trovi una proposta unitaria. Rappresento a mio modo un messaggio con questa scelta personale: tante elettrici e tanti elettori non capiscono e non capirebbero. Andare divisi prima, per ritrovarsi al ballottaggio, fare una campagna non belligerante, come state proponendo, è una cosa incomprensibile, non entusiasmante e ingiustificata”.

Riflessione sulle primarie: “Non le ho mai viste con simpatia, ma servono quando le classi dirigenti falliscono e voi oggi purtroppo dovete prendere atto di aver fallito nella ricerca di una unità e unione necessaria. E mi riferisco sia al M5s che al Pd, nonostante ritenga a me più prossima ciò che esprime la candidatura di Claudio Fiorelli, in quanto in questi anni è stato presente sul territorio e si è impegnato. Per questo ho definito irricevibile la candidatura del professor Kenny, soltanto per il modo in cui viene presentata. Senza con ciò giustificare il passo affrettato che è stato fatto dal M5s, anche se il troppo temporeggiare in politica fa male. Io penso che dobbiamo discutere di temi, proposte e visioni, non di calcoli e ragionamenti. Le opposizioni hanno lavorato insieme e hanno trovato sintesi anche di visione. A voi, che siete le classi dirigenti dei partiti, compete trovare la soluzione per risolvere la situazione incomprensibile e insensata che avete creato”.

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