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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ponte Gabelletta-Maratta, confronto su tempistiche e lavori: “Storia lacrimevole e molteplici disagi arrecati” Scatta il sopralluogo

Audizione del Rup Leonardo Donati nel corso della prima commissione consiliare. Le richieste di chiarimento pervenute dai consiglieri di Alternativa Popolare

Un confronto pacato, quanto costruttivo, richiesto dai consiglieri di Alternativa Popolare. Nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 27 settembre, la prima commissione consiliare ha accolto il Rup Leonardo Donati per fare il punto sul ponte Gabelletta-Maratta. Come è noto, nei giorni scorsi, si è proceduto al varo delle travi, operazione fondamentale per portare a compimento l’operazione di completamento di uno snodo cruciale per la viabilità della semiperiferia cittadina.

Il presidente Andrea Sterlini ha inaugurato gli interventi, passando la parola a Leonardo Donati che ha ricordato i passaggi significativi dell’opera, in fase di realizzazione: “L’importo, pari ad un milione di euro, deriva da un accordo di programma quadro tra Regione e Stato. La richiesta è stata avanzata per dare vita ad un nuovo cavalcavia più performante quanto adeguato. Una volta ricevuto il finanziamento è stato redatto il progetto esecutivo ed i lavori, terminata la gara, sono stati affidati all’impresa aggiudicatrice”.

Le criticità riscontrate: “I ritardi sono dovuti, inizialmente, dall’incremento dei prezzi dei materiali di costruzione.Risolto il problema, diffuso in tutta la penisola, ci siamo organizzati per la demolizione del vecchio cavalcavia. Le disposizioni da parte di Anas e Prefettura sono state chiare fin da subito. Non era possibile ipotizzare procedere nel periodo luglio-agosto e neppure nei primi giorni di settembre, vista la concomitanza delle elezioni. Pertanto la data del 9 ottobre 2022 ha segnato il nuovo inizio”.

Gli scenari seguenti: “Dopo aver realizzato tutte le opere necessarie, lo scorso 14 settembre siamo riusciti a montare le travi, manufatti di circa 80 tonnellate ciascuno. Poiché arrivavano da Ausonia era necessario concordare il trasferimento con Anas. Anche in questo caso, non era possibile attuare tutto ciò nel periodo coincidente con le ferie estive. Il lavoro di coordinamento, pertanto, risulta fondamentale per fare i lavori, in totale sicurezza ed evitare di bloccare la città, studiando le varie fasi di avanzamento”. La conclusione degli interventi: “Usando il condizionale – ha affermato Donati – auspichiamo entro la fine del mese di novembre”.

Ad intervenire nella discussione i consiglieri di Alternativa Popolare. In primis Raffaello Federighi che ha dichiarato: “Una storia lacrimevole. Purtroppo tutto ciò si è scaricato sui cittadini. Lo strumento da utilizzare, in questi frangenti, è la contrattualistica. Sembra che nell’iter sia stato tenuto conto di tutto tranne che di eventi imprevedibili o sfortunati. L’attività di pianificazione – ha aggiunto – deve prendere seriamente in considerazione tali accadimenti". 

La consigliera Federica Mengaroni ha posto l’accento sulle tempistiche: “Perché il ponte è stato smontato molto prima rispetto alla nuova costruzione? Se l’infrastruttura precedente non era conforme alle normative perché non ve ne siete accorti?”. Inoltre la constatazione di Roberta Trippini: “Noto una certa rassegnazione. Avrei preferito una maggiore forza, da parte dei nostri dirigenti comunali, in ottica decisionale”.

Il rup ha dunque ricordato che nel periodo intercorrente tra demolizione e varo delle travi, sono state portate a termine una serie di operazioni: “Perforazione, palificazioni, prove di collaudo dei pali, realizzazione delle spalle del nuovo cavalcavia. Inoltre lavori in sotterraneo mediante opere propedeutiche al montaggio”.

Sull’aspetto decisionale: “Ci sono delle motivazioni che esulano dalla conduzione dei lavori. Se si pone in evidenza l’ordine pubblico è necessario attenersi. Pur con tutte le difficoltà del caso – ha precisato Donati – il cantiere non ha compiuto neppure un anno. Il vecchio cavalcavia non era troppo ‘basso’ come qualcuno voleva far credere. Lo abbiamo messo a norma dal punto di vista geometrico e prestazionale”. Al termine del dibattito è stato convenuto di procedere con il sopralluogo, all’esito della votazione in aula.

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