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Martedì, 30 Aprile 2024
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La scelta di vita di Natascia: “Una nuova attività commerciale in un luogo del cuore, dopo ventisette anni di lavoro in ufficio”

Il racconto dell’imprenditrice: “Ho messo in pratica gli insegnamenti della precedente esperienza lavorativa poiché mi occupavo di consulenze alle aziende”

Una scelta di vita, dettata dal cuore. La frazione di Marmore ha accolto una nuova attività commerciale, in prossimità dell’ingresso ai Campacci. A realizzare il tutto la signora Natascia, aiutata dai suoi familiari che ha inaugurato Senti che magni alla fine del mese di maggio. Sono molteplici le curiosità che ha raccontato alla nostra redazione di www.ternitoday.it afferenti al suo passato ed alla decisione di iniziare un percorso professionale totalmente (o quasi) scollegato da quello precedente.

Dove tutto inizia: “A Marmore, il luogo dove sono nata e cresciuta. Dopo ventisette anni di lavoro in ufficio ho seguito il mio cuore. Tutto questo periodo l’ho dedicato alla consulenza alle aziende e dopo le assistenze agli altri ho pensato ad un qualcosa dedicato alla sottoscritta, conformandomi agli insegnamenti ed ai consigli forniti agli altri. Il sogno si è realizzato anche per questioni di causa di forza maggiore. Il rischio di impresa è naturalmente alto e le modalità di lavoro sono completamente diverse”. Un salto nel buio?: “Sotto certi punti di vista sì. Tuttavia sentivo il desiderio ed il bisogno di poter fare questo radicale cambiamento di vita, mettendo a terra un progetto imprenditoriale capace di abbinare turismo ed enogastronomia. Senti che magni alla fine è un’ode al mangiar bene, utilizzando prodotti del territorio”. La congiunzione astrale: “Ha chiuso un’attività vicina perché i titolari hanno raggiunto il bel traguardo della pensione. Stavo cercando una persona di supporto l’ho trovata, praticamente in corrispondenza, dato che era rimasta senza lavoro”.

Il traguardo raggiunto: “Ci sono voluti due anni tra idea, progetto e realizzazione. La particolarità dell’attività è la sua collocazione. Fatto tutto ex novo poiché prima era una casa abitata dai familiari di mio marito. L’ultimo ad abitarci è stato suo nonno purtroppo deceduto. Rischiava dunque di essere abbandonata a sé stessa. Così l’abbiamo ristrutturata e sistemata nel modo tale di dar vita all’attività. Siamo intervenuti principalmente nei ritagli di tempo, poiché ho lavorato in ufficio fino a ridosso dell’apertura. E’ stata una scelta dettata principalmente dal cuore, dal valore affettivo immenso costituito da tale abitazione”.

Un posto del cuore con dei risvolti: “La posizione la ritengo strategica, al netto della contestualizzazione affettiva che è preponderante. Di sicuro si intercetta un buon flusso di persone, come anche accertato dalle analisi di mercato portate a termine. Inoltre – aspetto forse troppo poco evidenziato – è molto sviluppato il turismo dei camminamenti di San Francesco. In questi pochi giorni di apertura ne ho accolti diversi di camminatori. Appare dunque doveroso rispondere anche alle loro esigenze. In fondo – sorride – i panini li ho intitolati ai Protomartiri”.

Le particolarità: “Un negozio di alimentari capace di offrire servizi aggiuntivi come pizza al taglio. Inoltre nello spazio esterno ho allestito delle postazioni barbecue. E’ possibile prenotare la carne per poi venire sul posto, cucinare in autonomia e godere dell’area riservata. Il tutto è stato pensato per consentire ai clienti di rifocillarsi magari preparando anche qualche spuntino commisurato alla stagione”.

I primi riscontri: “A livello economico è troppo presto dirlo. Inoltre il meteo di certo non ha aiutato. A livello di gradimento leggo le recensioni che sono di buon auspicio per la bella stagione, anche da parte di persone che non conosco. Sui social sto cercando di muovermi in autonomia. La vicinanza della cascata incentiva sicuramente i flussi e di questo non posso che essere contenta”.

Il belvedere superiore, come è noto, è meno frequentato: “E’ vero ma tocca anche a noi, come attività, incentivare i flussi cercando di offrire prodotti di qualità. Poi naturalmente è sempre auspicabile un miglioramento dei servizi, dato che solo chi dispone di ‘buone gambe’ riesce a fare tutto il sentiero dal belvedere inferiore. Riuscire ad essere attrattivi – conclude la signora Natascia – è sicuramente uno degli aspetti prioritari”. 

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