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Cronaca

Oltre 90mila “no vax” ancora in Umbria, ecco cosa succederebbe con il “super green pass”

Le Regioni accelerano sulla richiesta di restrizioni per chi non si è ancora vaccinato, attese per giovedì le decisioni del Governo. Il ministro della salute, Speranza: terza dose già a cinque mesi dal completamento del primo ciclo

Forte accelerazione sulla campagna vaccinale e altrettanto massiccia stretta contro i “no vax”. L’avvicinarsi delle festività natalizie, l’apertura della stagione turistica invernale e – soprattutto – la crescita dei contagi da Coronavirus, sta spingendo le Regioni (e il Governo) ad attivare strumenti di contrasto piuttosto rigidi per evitare che gli effetti della quarta ondata di Covid19 abbiano effetti negativi su quello che invece sembra essere l’inizio di una ripresa – sociale ed economica – dopo due anni di pandemia.

Nell’incontro di ieri, quindi, dal fronte delle Regioni è arrivata una pressante richiesta per mettere in campo strumenti di forte contrasto al fronte no vax. Si chiede – anche se non in maniera unanime – l’introduzione di quello che viene definito un “super” green pass che consentirebbe a chi è vaccinato o guarito di essere esente da eventuali restrizioni che verrebbero introdotte nel caso di un ritorno al sistema delle fasce a colori. Le distinzioni stanno proprio qui, perché c’è chi chiede che la stretta arrivi indipendentemente dalle fasce e chi invece sostiene che eventuali “privilegi” a favore di chi si è vaccinato possano entrare in azione soltanto nel caso di regioni in zona arancione o gialla.

Nodo del contendere sono le possibilità riservate a chi – al contrario – non è vaccinato. A loro resterebbero preclusi i luoghi di socialità (cinema, teatri, ristoranti) e il certificato verde rilasciato a seguito di tampone varrebbe soltanto per recarsi al lavoro.

Una decisione dovrebbe essere assunta nel corso della giornata di giovedì a seguito del consiglio dei ministri che dovrà mettere su carta il nuovo decreto in vista proprio dell’avvicinarsi del periodo natalizio. Tra oggi e domani, comunque, Regioni e Governo dovrebbero avere un nuovo confronto così da individuare i margini di trattativa.

In Umbria, il popolo “no vax” supera le 90mila unità. Secondo l’ultimo report stilato dalla presidenza del consiglio dei ministri, al netto dei guariti, sono ancora in attesa di una prima dose di vaccino 5.123 over 80 (5,96%), 6.441 over 70 (6,60%), 8.896 over 60 (7,90%), 15.148 over 50 (11,11%), 17.723 over 40 (13,94%), 13.125 over 30 (14,24%), 8.703 over 20 (11,11%), 15.707 fra 12 e 19 anni (24,96%).

Il report sui vaccini aggiornato alle 8 di oggi, 23 novembre, dice invece che i vaccinati con ciclo completo in Umbria sono 680.766 (84,27%), 692.348 quelli che hanno ricevuto una prima dose (85,73%) e 80.953 le persone che hanno invece ricevuto la dose "booster" o terza dose (10,04%). Complessivamente sono state somministrate 1.320.320 dosi di vaccino in Umbria a fronte di 1.497.224 dosi consegnate. Le prenotazioni sono ad oggi 22.689. 

E proprio in tema di vaccini, un tweet del ministro della salute, Roberto Speranza, cambia ancora le carte in tavola sul tema della cosiddetta dose “booster”, la terza dose.

La dose di richiamo è cruciale per proteggere meglio noi e chi ci sta accanto. Dopo l’ultimo parere di AIFA sarà possibile farla a 5 mesi dal completamento del primo ciclo. Vacciniamoci tutti per essere più forti.

Così il ministro proprio nel giorno in cui sono state aperte le adesioni per la somministrazione della terza dose per la fascia 40-59 anni. Fino a ieri, la somministrazione poteva avvenire dopo sei mesi dalla conclusione del primo ciclo. Oggi non è più così.

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