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Dopo dieci anni torna il premio di risultato per i lavoratori Ilserv: bonus fino a mille euro

Accordo raggiunto nella notte tra azienda e organizzazioni sindacali: prima tranche di anticipo da 300 euro a luglio. Ecco le condizioni per ottenere i fondi

“Dopo quasi dieci anni viene reintrodotto un sistema premiale per i lavoratori: attraverso questo strumento, si inaugura un nuovo sistema di relazione industriali, per rilanciare e rafforzare la presenza dell’azienda all’interno del sito di viale Brin”.

Così le segreterie territoriali di Fim, Fiom e Fismic e le Rsu di fabbrica commentano il raggiungimento dell’accordo che ha consentito di accedere al premio di risultato per i dipendenti di Ilsrv. L’accordo è stato raggiunto nella notte e prevede che il premio sia “biennale con riferimento ad ogni singolo esercizio annuale”, con l’obiettivo di “determinare un maggior coinvolgimento dei lavoratori nella realizzazione degli obiettivi aziendali e in particolar modo all’incremento dei risultati di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione dell’azienda”.

Il riconoscimento del premio non sarà legato a parametri “dipendenti dalla volubilità del mercato” ma subordinato “solo al raggiungimento, nei periodi indicati, di un risultato economico positivo. Tutti i parametri devono avere a norma di legge un miglioramento incrementale rispetto all’anno precedente ai fini della tassazione agevolata dei premi di risultato. Il 60% del montante salariale del premio è legato a parametri che prevedono una incrementabilità minima, l’altro 40% a parametri raggiungibili ma con una incrementabilità più marcata”.

Secondo quanto riporta una nota diffusa dai sindacati, il premio al cento per cento “verrà riconosciuto nella misura di mille euro per poi computare la cifra individualmente nel rapporto ore lavorate/ore lavorabili fino ad un massimo di assenze del 10%”. Tra le ore di assenza non rientrano maternità e paternità obbligatoria, permessi legge 104 fino a 3 giorni mensili, permessi sindacali fino a completamento del monte ore previste dal contratto nazionale di lavoro, malattie per un numero massimo di 8 giornate pro capite e per malattie causate da terapie salvavita, infortuni riconosciti da Inail anche in itinere salvo che non siano causati da dolo o colpa grave del lavoratore, congedo matrimoniale, permessi per donazione sangue, permessi per causa morti o per gravi situazioni familiari, contratti di solidarietà, cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria.

L’erogazione del premio è prevista per il 2023 con una tranche di anticipo di 300 euro a luglio tassati in maniera ordinaria e il conguaglio con il completamento del cedolino di dicembre in pagamento il 27 gennaio 2024, con la possibilità di recuperare anche la tassazione agevolata, se il premio avrà l’incrementabilità prevista. Nel 2024 il premio sarà erogato in una unica soluzione dopo il consolidamento della redditività aziendale a marzo 2025, salvo specifica richiesta del lavoratore che potrà richiedere un anticipo nel mese di luglio 2024 con massimale di 300 euro a tassazione ordinaria e non più conguagliabile. “Sempre su base volontaria – aggiungono i sindacati - il premio potrà essere convertito in welfare e inserito su una specifica piattaforma già aperta dall’azienda con una maggiorazione del 18% sul totale del premio”.

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