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Stefano Bandecchi su Instagram: “Sono sempre candidato sindaco, se non mi arrestano prima”

Risposta video del fondatore di Unicusano sulla conferma del sequestro dei 20 milioni di euro applicato lo scorso gennaio: “Se divento primo cittadino Terni cambia volto. Chi ha fatto l’indagine non ha neanche aperto i bilanci dell’università”

Sul profilo Instagram Stefano Bandecchi, fondatore di Unicusano, presidente della Ternana e candidato sindaco di Alternativa Popolare, è tornato a parlare dopo la conferma da parte del tribunale del riesame riguardo il sequestro di 20 milioni di euro nei confronti dell’ateneo dello scorso gennaio. Bandecchi torna sulla vicenda, affermando che chi sta eseguendo l’indagine è “in malafede” e che “non ha neanche aperto i bilanci dell’università”. Passaggio anche sulla questione dei prestiti ai dipendenti, contestati nella decisione, e sulla situazione politica, con quel “ se divento sindaco Terni cambia volto”. 

“Sono in ufficio - inizia il video - perché uno dei più grandi evasori fiscali lavora anche nel weekend. Mi chiedo, esiste l’associazione per delinquere di stampo statale? Comunque voglio dire, lasciando perdere gli articoli dove mi dipingono come un criminale efferato che con un piano strategico disturbo stavolta anche il Vaticano, la Russia e la Cina, credo che prima o poi mi sbatteranno in galera, come ogni grande uomo. Quel gruppo della guardia di finanza che sta svolgendo l’indagine non ha neanche mai aperto un nostro bilancio”. Ed ecco il passaggio sulle prossime amministrative: “Sono sempre candidato a sindaco, se non mi arrestano nei gironi precedenti. Terni con me può cambiare volto. Ma avete visto che casino c’è in giro?”. Magari riferito alle questioni sui ritardi nelle scelte dei candidati sindaco.  

Comunque sia, qualche minuto più tardi Bandecchi rincara la dose in un secondo video: “Chi ha fatto l’indagine è in completa malafede. La guardia di finanza sostiene che io avrei fatto prestare dei soldi, mai restituiti, dell’ente Unicusano ai dipendenti. Questa cosa offende tutti i dipendenti, che non potendo accedere a finanziamenti bancari hanno spesso chiesto anticipazioni tfr o stipendi. Quindi hanno avuto dall’ente dei finanziamenti che hanno restituito puntualmente mese dopo mese, dopo averci pagato regolarmente le tasse e i soldi sono rientrati tutti. Ecco perché dico che non hanno mai guardato cosa è stato fatto. Tutti i dipendenti sono vivi e potranno venire a testimoniare con le loro buste paga. Verba volant, scripta manent”. 

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