Elezioni a Terni, “bomba” ballottaggio: Stefano Bandecchi guarda a sinistra e volano gli stracci
Il patron della Ternana alla Cisl si dice pronto a schierarsi con Kenny o Fiorelli, Alfredo De Sio: “Ciò che viene chiamata novità non è altro che il vecchio travestito di nuovo”
Se sia stata una provocazione oppure, alla prova dei fatti, le cose potrebbero davvero andare così, al momento non è dato saperlo. Certo è che la dichiarazione rilasciata da Stefano Bandecchi, candidato sindaco a Terni, nel corso dell’incontro con i vertici della Cisl ternana ha in un attimo acceso la miccia della polemica.
Il patron rossoverde e leader della coalizione che vede in campo Alternativa popolare e tre liste civiche, ha spiegato che, nel caso in cui il voto del 14 e 15 maggio prossimi lo vedesse escluso da un eventuale ballottaggio, sarebbe pronto ad appoggiare il candidato del centrosinistra, senza comunque specificare se il “preferito” potrebbe essere José Maria Kenny – candidato da Pd e civici – o Claudio Fiorelli, esponente del polo alternativo, ossia M5S, Bella ciao e Terni conta.
Questo perché, argomenta poi Riccardo Corridore, coordinatore di Ap Terni, “non si può appoggiare una coalizione di centrodestra con a guida un candidato sindaco parte della giunta guidata da Leonardo Latini frutto di una congiura fondata sul tradimento. La lealtà è alla base dell’ispirazione di vita di Bandecchi”.
Apriti cielo. A strettissimo giro di posta sul palcoscenico dei social sono piovute le reazioni, in primis quella di Alfredo De Sio, storico esponente della destra ternana. “Il candidato Bandecchi – scrive De Sio in un post - dichiara che in un eventuale ballottaggio appoggerà il candidato del centrosinistra. Ciò che viene chiamata novità non è altro che il vecchio travestito di nuovo. Meditate gente, meditate”.
Passano pochi minuti, e da Corridore arriva un nuovo post, sempre in risposta all’intervento di De Sio: “Si De Sio – ribadisce - perché non amiamo i traditori. Dal tempo di Giuda i nostri avi ci hanno tramandato questa cultura. Eppure lei viene da un partito fondato sull’onore… Ah no, quelli erano quelli di destra veri”.
È la campagna elettorale. Aspettando le urne, alleanze, sgambetti e colpi di scena.