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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Elezioni a Terni, né con la Lega né da solo: Leonardo Latini pronto alla “resa”

Il Carroccio punta su Orlando Masselli e il sindaco uscente resta senza “bandiera”. È la prima volta in almeno un quarto di secolo che il primo cittadino non viene riconfermato per il secondo mandato

“Né con la destra, ma nemmeno col Pci”, cantava Samuele Bersani in Freak un paio di decenni fa. Ora, che Leonardo Latini avesse fatto il salto del fossato era dura da immaginare, anche a fronte dello scotto della non ricandidatura. Ma che almeno una lista civica avrebbe provato a metterla in piedi, poteva stare nelle cose. Se non altro per tentare uno “sgambetto” ai suoi ex alleati. E invece, niente. Il sindaco uscente passa la mano: il suo nome sembra non comparirà in nessuna delle liste alle prossime elezioni amministrative di Terni in programma a metà maggio.

Caricato della croce del dissesto cinque anni fa, alfiere del centrodestra e poi scaricato dal suo partito e dagli alleati, il primo cittadino potrà scrivere nel suo curriculum soltanto un quinquennio di esperienza politica amministrativa.

Eppure, soltanto qualche manciata di ore fa, sembrava che il carroccio fosse pronto a convergere su di lui e a mollare l’alleanza coi Fratelli d’Italia. Questa l’indicazione che emergeva dagli esponenti ternani della Lega: “Non appoggeremo Masselli, ma avremo un nostro candidato”. Chi? L’ufficialità non c’era, ma gli indizi portavano a Latini. Per chiarire: non è che la scelta fosse fra applausi ed entusiasmi. Però, insomma: piuttosto che “digerire” un candidato nato da un probabile corto circuito fra Terni e Roma (sembra che l’accordo a livello nazionale fosse che il candidato sindaco, in città, spettasse alla Lega) era meglio provare a fare una corsa solitaria e – semmai – schiantarsi con la consapevolezza di avere fatto tutto da soli.

E invece, il corto circuito deve avere anche un forma virale: è diventato contagioso ed ha in qualche modo influenzato pure i canali fra la città dell’acciaio e Perugia visto che – alla fine della fiera – anche il segretario regionale della Lega, onorevole Virginio Caparvi, ha messo nero su bianco che Latini ha fatto un ottimo lavoro, ma per proseguirlo – e per l’unità della coalizione – meglio scommettere su qualcun’altro.

Insomma, Latini resta senza sostegni e non sembra intenzionato a indossare la maschera del cavaliere solitario. Di fatto, nell’ultimo quarto di secolo – vedi le esperienze di Ciaurro, Raffaelli e così via – è il primo sindaco a non essere riconfermato per il suo secondo mandato. E senza neanche avere collezionato inchieste, manette o altre cose del genere. Un record, al netto della assoluta validità degli altri nomi. Ci mancherebbe.

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