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Commissioni e toponomastica, ecco i nuovi nomi: Cozza per la prima, Fiorelli confermato

A Terni riparte il consiglio comunale in presenza: i due consiglieri di Lega e M5s presidenti. Per l’assemblea tecnica Benucci, Cassio, Pirro e Chiassai

Scelti i nomi dei vertici della prima e della quarta commissione consiliare e anche gli esponenti della commissione toponomastica di Palazzo Spada. Poche le sorprese a livello politico, se non l’assenza di nomi “caldeggiati” da Fratelli d’Italia che comunque ottiene il nome di Pirro, esponente del coordinamento comunale. Torna così in presenza il consiglio comunale a Terni, anche perché il voto del presidente di commissione da regolamento può essere effettuato solo in presenza. Consiglieri tutti a Palazzo Spada, unica assente Monia Santini di Fratelli d’Italia.  

Per quanto riguarda la prima commissione, tutto si è svolto secondo quanto emerso nelle scorse settimane: il ruolo di presidente è andato al leghista Marco Cozza, mentre la vicepresidenza, che spetta a un esponente dell’opposizione, se l’è aggiudicata Alessandro Gentiletti di Senso civico. Per la quarta commissione, quella che si occupa di Controllo e garanzia, confermato come presidente Claudio Fiorelli del Movimento Cinque Stelle, mentre il suo vice sarà ancora una volta un esponente della Lega, ossia il consigliere Mirko Presciuttini (che transita così dalla seconda commissione alla quarta). 

La partita politicamente più incerta era quella relativa alle scelte dei nomi della commissione toponomastica. Quattro i nomi da eleggere in un roaster deciso dalla maggioranza. In corsa Anna Maria Bartolucci (nessun voto), Michele Benucci (18) Giuseppe Cassio (16), Maria Rita Chiassai (11), Elisabetta David (5), Flavio Frontini (2), Maria Cristina Locci (5), Danilo Pirro (11). I quattro che hanno preso più voti, e che quindi entreranno in commissione con la presidenza dell’assessore Federico Cini, saranno dunque Benucci, Cassio, Chiassai e Pirro. Alla vigilia convergenza della maggioranza praticamente su tutti i nomi, anche se Fdi spingeva, oltre che per Pirro, anche per la David, la prima dei non eletti. Sette le schede bianche di tutta l’opposizione che, tramite il consigliere Gentiletti, ha spiegato di non aver apprezzato il fatto “che i nomi per la commissione toponomastica sono stati tutti imposti dalla maggioranza, senza un consulto con la minoranza prima della stesura della lista dei papabili”. 

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