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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Terni, nel mirino gli accertamenti Tari sugli spazi esterni delle attività

In Consiglio comunale, botta e risposta tra Pasculli (M5s) e l’assessore Masselli sugli avvisi 2016-2020: “Su 114, 66 hanno chiuso l’iter”

Si è aperto oggi pomeriggio con la questione Tari il penultimo Consiglio comunale per gli atti ordinari dell’attuale amministrazione. In avvio di seduta, botta e risposta sul tema riguardante gli avvisi di accertamento per omessa o infedele dichiarazione del periodo 2016-2020. 

A riportare in aula il tema il capogruppo pentastellato Federico Pasculli, che aveva già portato alla luce il problema in occasione della terza Commissione. Pasculli ha ricordato come sia venuto a conoscenza del problema dopo essere stato contattato da diversi commercianti e ristoratori (contattati a loro volta da Municipia) sull’occupazione degli spazi esterni. 

L’assessore al bilancio Orlando Masselli, nome caldo nella scelta del centrodestra sul prossimo candidato sindaco, ha risposto dando alcuni numeri e collegando il fatto alla legge istitutiva della Tari e l'applicazione nei regolamenti comunali: “Anche le aree scoperte, sia domestiche che non, la pagano. C’è stata una gara assegnata nel 2020 a Municipia per gli accertamenti. Dall’inizio di questo lavoro, un anno fa, su 6.926 attività interesate sono stati emessi 114 avvisi. Di questi 114, 66 sono giunti  a fine percorso, 7 sono stati rettificati per istanze ritenute legittime e 24 sono stati pagati, 13 per un totale di 9.200 euro, 11 rateizzati fino a 72 mesi”. 

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